A Vite in Campo, la manifestazione agricola e mostra di attrezzature per la viticoltura organizzata tra i vigneti di Collalto di Susegana, proprio ai piedi del castello di San Salvatore, si è tenuta ieri sera, venerdì, una dimostrazione piuttosto scenografica: al calar delle tenebre, infatti, il pubblico si è inoltrato tra i filari con delle torce UV per confrontare l’opera di irrorazione effettuata dalle diverse macchine in mostra.
Il sistema di controllo avviene attraverso una sostanza fluorescente, brevettata in questa formula dalla Bulzoni, che al di là delle apparenze è naturale.
L’idea di sviluppare un sistema con una formula naturale, riprendendo una tecnica che effettivamente era datata, è venuta al dottor Roberto Bulzoni, di Ferrara, dopo una carriera nel controllo e nella regolazione delle macchine irroratrici.
“È sistema che consente di vedere e controllare la performance delle macchine che operano in questi contesti – spiega il dottor Bulzoni – Si inserisce nei serbatoi un prodotto fluorescente che fa da tracciante naturale, che abbinato all’acqua riesce a trasmettere un effetto sulla foglia che si rende visibile al calar del sole. Queste lampade poi ci consentono di approfondire l’efficienza della macchina nel distribuire il trattamento”.
“Comparirà quindi una copertura di questo liquido sulla facciata inferiore e superiore della foglia ma anche sul grappolo. Il vantaggio è che così siamo capaci di capire a parità di principio attivo se è meglio distribuire i prodotti con un quantitativo d’acqua superiore o inferiore.
Non è detto che serva sempre un trattamento da duecento o quattrocento litri, dipende dalla dimensione della pianta e dalla tipologia della foglia. In questo caso sarà possibile anche considerare se ci sono delle confluenze o se le foglie sgocciolano a terra. Soprattutto in questo modo andiamo a valutare se la macchina ha lavorato in modo perfetto e uniforme dalla foglia al grappolo, evitando sprechi inutili e costi”.
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