Solidarietà a Ponte della Priula nei confronti di Carlo e Marzia, i benzinai del paese costretti a chiudere il loro distributore dopo quasi settant’anni di attività (vedi articolo).
A causa della riqualificazione dove sorge la pompa di benzina, infatti, i due saranno costretti allo sfratto alla fine del mese di maggio.
La notizia della chiusura ha lasciato sconcertati molti abitanti del comune di Susegana, tanto che in paese per settimane non si è parlato d’altro: tra le diverse proposte dei cittadini quella che ha ricevuto più riscontri positivi è stata senza dubbio quella di promuovere una raccolta firme per cercare di convincere la famiglia proprietaria del terreno a rinnovare la concessione ai due coniugi.
Nonostante il terreno risulti essere proprietà privata e, quindi, qualsiasi tipo di petizione non abbia nessun valore, quello che i cittadini vogliono dimostrare è loro vicinanza a chi, negli anni, ha quotidianamente non solamente fatto il pieno alle vetture, ma anche sistemato ed effettuato piccole manutenzione ai mezzi.
“Sappiamo bene che questa raccolta firme non servirà a nulla – spiega rassegnato uno dei promotori – ma quello che noi vogliano dimostrare è la nostra vicinanza alla coppia che sarà costretta a cercare altri lavori a cinquant’anni”.
Quello che mancherà di più a Ponte della Priula e ai suoi abitanti non è la stazione di servizio, visto che sono numerose le pompe di benzina lungo la Pontebbana, ma la figura di Carlo e Marzia, sempre disponibili anche per piccole manutenzioni e riparazione ai mezzi.
“Per noi sarà un problema la chiusura del distributore – spiega un anziano del paese – eravamo abituati a venire da Carlo per cambiare l’olio, spegnere una spia o sostituire una lampadina che non funzionava. Chissà ora dove ci toccherà andare”.
Nel frattempo sono numerose le offerte di lavoro ricevute dalla coppia e i messaggi di vicinanza ricevuti dai clienti: “La solidarietà del paese ci riempie di orgoglio – spiega Carlo – purtroppo di fronte ai soldi non si può fare nulla. Questa situazione per noi è molto strana e avvilente, ma ci rende consapevoli del fatto che in settant’anni di gestione del distributore qualcosa di buono abbiamo fatto”.
Il distributore rimarrà dunque aperto per altri due mesi e la speranza dei cittadini è quella che in questo periodo chi di dovere cambi idea e salvi di fatto le sorti di Carlo e Monica, i “benzinai del pont”.
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