Con un simbolico passaggio di chiavi tra il sindaco di Mareno di Piave Andrea Modolo e quello di Susegana Gianni Montesel, la sezione trevigiana dell’Associazione Italiana Persone Down ufficializza il proprio trasferimento alla “Casa del Cuore” di Ponte della Priula.
“Abbiamo acquistato questa casa – commenta la presidente Maria Grazia Lava – per la vicinanza alla stazione ferroviaria, per gli ottimi servizi di trasporto pubblico locale perfetti per cercare di rendere il più autonomi possibile i nostri ragazzi e perché avevamo bisogno di spazi più grandi“.
L’associazione, nata a Mareno di Piave il 6 ottobre 2004, conta 100 soci e segue più di 60 ragazzi: “Abbiamo dei validi professionisti che ci aiutano nel raggiungimento dei nostri obbiettivi – conclude la presidente – uno di questi è senza dubbio quello di portare questi ragazzi al completo inserimento nella società anche grazia alla convinzione che siano una risorsa per la comunità e per le loro famiglie”.
La nuova sede di via Vittorio Veneto a Ponte della Priula risulta strategica anche alla posizione centrale nel paese e anche grazie alla vicinanza alla parrocchia e di alcuni impianti sportivi. Ma anche, come sottolinea il sindaco di Susegana Gianni Montesel fondamentale è “la presenza di una comunità portata a sostenere operazioni di questo genere. Ringrazio l’associazione per la grande sensibilità dimostrata – continua – Siamo al più alto livello di volontariato sociale. Un grande ‘in bocca al lupo‘ perché tutto riesca, ma per come si sono messi non può che essere così”.
L’Aipd Marca Trevigiana, fin dalla sua nascita, si è sempre basata sui valori di solidarietà e inclusione “è un’associazione di grande spessore – spiega il sindaco di Mareno di Piave Andrea Modolo – il cui operato va ben i confini comunali. Dispiace sempre quando le associazioni del proprio territorio si spostano altrove ma siamo certi rimarrà lo stesso rapporto di prima”.
Presente al taglio del nastro anche il consigliere regionale Sonia Brescacin: “Aipd Marca Trevigiana è una realtà importante – commenta – con una storia lunga e consolidata alle proprie spalle. Il loro operato è fondamentale per una risposata personalizzata ai bisogni delle persone con disabilità e che sia sviluppata lungo tutto l’arco della giornata. Il sistema sanitario, quello sociale e quello dell’associazionismo permettono una migliore inclusione lavorativa, sociale e scolastica per queste persone“.
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