Che sia solo una leggenda o una reliquia di immenso valore agli abitanti del piccolo borgo medievale di Collalto poco conta: le due Spine, che la tradizione popolare identifica come parte di quelle della corona che cinse il capo di Cristo il giorno della sua crocifissione, è una reliquia dal valore inestimabile che da millenni è presente nella chiesa del piccolo borgo.
Gelosamente custodite nella chiesa di San Giorgio, le sacre spine negli anni furono più volte innalzate al cielo per chiedere la fine della siccità, in una cerimonia unica e dall’importantissimo senso comunitario e religioso. Oggi tutti nel piccolo borgo suseganese ne conoscono la storia e l’importanza che questa reliquia ha avuto nel corso della storia.
“Inizialmente venivano custodite dal Conte Alberto nel piccolo oratorio costruito vicino alla chiesa e dedicato a San Prosdocimo – spiega Sergio Soldan – oggi l’acqua la troviamo al supermercato ma se pensiamo che un tempo era fondamentale anche per le colture capiamo l’importanza che questa reliquia ha avuto nei secoli”.
Ma come sono arrivate dalla Terra Santa fino alla corte dei Collalto? A cercare di ricostruire il percorso è stato lo scrittore Antonio Menegon che nel suo ultimo libro “Tolberto da Collalto la leggenda delle Sacre Spine”, racconta quanto accaduto a partire dal testamento del 1138, anno in cui il conte Tolberto da Collalto si recò in Terrasanta al seguito del primo pellegrinaggio armato, successivamente denominato Crociata.
La partenza da Collalto, il trasferimento a Venezia, l’avventurosa traversata via mare e l’arrivo in Terrasanta fanno da cornice alla crisi spirituale di un nobile soldato cristiano chiamato a spargere il sangue di altri esseri umani.
Per il suo ardimento il conte riceve in dono le Sacre Spine, decisive in battaglia e durante il pericoloso viaggio di ritorno, ricco di peripezie e colpi di scena. Il conte Tolberto porta a Collalto la reliquia, riparatrice del male, portatrice di clemenza e ristoratrice della siccità.
“Le sacre spine sono una reliquia che è presente a Collalto da tempo immemore – commenta Menegon – i due capisaldi di questa leggenda sono però il testamento del 1138 e proprio le sacre spine presenti qui nella chiesa del paese”.
Domenica 10 novembre, con partenza da Collalto (ritrovo presso l’Antico Lavatoio alle 10:30) ci sarà una breve passeggiata per conoscere la storia della preziosa reliquia e a cui saranno presenti anche Sergio Soldan, “custode” delle Sacre Spine e Antonio Menegon, autore del libro, fresco di stampa, “Tolberto da Collalto la leggenda delle Sacre Spine”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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