La scuola di musica “JM institute” compie 18 anni e li festeggia con l’inaugurazione della rinnovata sede di via Maglio a Colfosco.
Una giornata di festeggiamenti quella che si è svolta nel pomeriggio di ieri, sabato 18 giugno, e che ha visto dopo il taglio del nastro le esibizioni musicali della sezione classica, di quella moderna e di musica dal vivo.
“Questa scuola è nata nel 2004 – spiega il presidente e socio fondatore (assieme a Fabio Zanco) Ivano Cenedese – nel 2017 ci siamo trasferiti in questa sede che abbiamo acquistato nel 2020 e l’anno dopo abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione. In 4 mesi l’abbiamo svuotata e riempita nuovamente rifacendo anche tutti gli impianti. Il risultato è questo gioiellino. Questa scuola per me è come una figlia”.
La scuola di musica di Colfosco conta circa un centinaio di iscritti che hanno la possibilità, grazie a una vasta gamma di strumenti musicali e la presenza di ogni tipo di cattedra, di cimentarsi in tutti i generi musicali. “Noi siamo una scuola di riferimento per il nostro territorio – continua Cenedese – dopo che qualche anno fa ci siamo uniti con la scuola ‘cherubini’ di Ponte della Priula. Nella ristrutturazione della nostra sede siamo stati molto attenti anche ai dettagli abbellendola con pentagrammi, note musicali e simboli musicali”.
Il restauro della sede è stato possibile grazie anche alla generosità di alcuni cittadini, che sono stati premiati durante la cerimonia inaugurale. “Un socio ha poi acquistato l’immobile – continua il presidente – ma tutto quello che c’è all’interno e all’esterno è della scuola”.
Presenti all’inaugurazione anche il neoeletto sindaco di Susegana Gianni Montesel assieme ai consiglieri Vincenza Scarpa, Alessandro Pettenò e Francesca Cenedese oltre a diversi rappresentanti delle associazioni del comune: “Forse neanche i fondatori, quando hanno creato questa scuola di musica, si erano resi conto dell’importanza di quello che stavano facendo – commenta soddisfatto Montesel – hanno fatto parecchia strada dal 2004 diventando un vero e proprio riferimento per il territorio. Questa è una grande struttura culturale e non c’è nessun dubbio riguardo ai loro meriti, hanno trovato la loro giusta collocazione e la fiducia di chi ha investito. Il loro è un sogno realizzato”.
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