La torre del castello di Collalto verrà aperta ai turisti. Presentato il progetto di restauro: “Innovativa convenzione tra proprietà, Iuav e Comune”

La sala consiliare del municipio di Susegana ha ospitato nei giorni scorsi la presentazione del progetto di recupero del mastio del castello di Collalto, nel quale è stato annunciato il restauro della torre per permettere la visita ai turisti.

Dopo il saluto del sindaco Vincenza Scarpa e della principessa Trinidad Castillo Collalto sono intervenuti l’architetto progettista Andrea Bona e l’avvocato Luca Mazzero; presente anche il consigliere regionale Sonia Brescacin.

Il restauro sarà possibile grazie a una convenzione tra la famiglia Collalto, il Comune e l’Università Iuav di Venezia con il coinvolgimento degli studenti di architettura.

“Abbiamo la fortuna di vivere nel territorio Patrimonio Unesco e ci stiamo attrezzando per dare opportunità culturali importanti ai numerosi turisti che visiteranno e già visitano il nostro Comune – commenta Scarpa – Si aprono nuove sfide sulle modalità di accoglienza e sulle nuove forme di turismo. La presenza del castello di San Salvatore, oggetto di restauro nel 2004, e di questa torre, parte di un palazzo millenario di proprietà della famiglia Collalto andato quasi totalmente distrutto nella prima Guerra mondiale, rappresentano un punto di riferimento culturale importante”.

“Il paesaggio di Collalto – conclude -, mirabilmente curato dalla popolazione residente e dal Gruppo Festeggiamenti Collalto, sarà la cornice ideale per gustare con tutti i sensi un angolo di paradiso. L’innovativa convenzione tra proprietà, Iuav e Comune di Susegana rende fruibile agli studenti di architettura una torre antica, ricca di fascino e grande storia. Molte idee nasceranno, e chissà quante proposte e progetti vedranno la luce dai giovani che verranno a svolgere lavori di ricerca e tesi di laurea nel nostro magnifico borgo”.

Durante la serata è intervenuto anche Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, che ha sottolineato l’importanza di questo spirito di cooperazione.

Zabotti ha elogiato la comunità di Collalto, ben rappresentata da vari soggetti e realtà di ambito culturale e sociale in una sala consiliare gremita, sottolineando il fatto che “esiste già un terreno fertile di attenzione, sensibilità e impegno per far crescere una dinamica di turismo esperienziale ed emozionale nell’area interessata dal mastio restaurato”.

“Tutte queste persone ‘non vedono l’ora che la bellezza accada’ – ha affermato il direttore scientifico del Toniolo – Il nostro istituto potrebbe mettere a disposizione la sua rete di competenze di esperti e operatori e di iniziative per raccordare Collalto con le Vie dei Santi e altri percorsi di turismo religioso”.

“Tutto questo in un respiro di territorio diocesano e Unesco – conclude -, a partire dalla chiesa di San Giorgio, dal culto della Beata Giuliana di Collalto e dalle varie testimonianze di arte sacra, devozione e pietà popolare che rappresentano un patrimonio di grande valore per la comunità locale, già ritratto in video nella nuova collana dei ‘Luoghi del sacro in terra Unesco’ realizzata da Ufficio Arte Sacra della Diocesi di Vittorio Veneto e Istituto Beato Toniolo grazie al sostegno di Banca Prealpi SanBiagio”. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata e Comune di Susegana)
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