Laurearsi online al tempo del Coronavirus. L’esperienza di Lara, studentessa italo-egiziana che sogna la Germania

In questi giorni caratterizzati dall’isolamento domestico e dalla didattica online, necessari al contenimento della diffusione del Coronavirus, c’è chi, come Lara Ali Shahin, studentessa universitaria 29enne italo-egiziana, residente a Ponte della Priula, ha discusso online (in tedesco) la sua tesi dal titolo: “Un’analisi qualitativa sul concetto di migrazione, integrazione, cittadinanza e identità degli egiziani a Berlino e Vienna”.

Lara, prima della laurea, ha insegnato tedesco il primo anno all’istituto alberghiero di Falcade e alle scuole medie di Susegana, mentre il secondo anno ha lavorato alle scuole medie di Feltre e a Ponte nelle Alpi.

“Sono stata iscritta al corso di laurea magistrale in lingue e letterature europee ed extraeuropee dell’Università degli Studi di Udine – spiega Lara – L’emergenza Coronavirus ha costretto tutti, cittadini e giovani universitari a restare a casa, ma io non mi sono arresa e, anche se a distanza, sono riuscita a superare tutti gli ostacoli che questo comportava, concludendo infine il mio percorso di studi”.

FOTO LARA 3

Infatti, ieri pomeriggio, martedì 31 marzo 2020, Lara ha discusso per 25 minuti la sua tesi di laurea magistrale, coronando un’avventura universitaria impegnativa ma ricca di esperienze e di stimoli che le hanno cambiato la vita.

“Dopo tanti sacrifici – prosegue -, con la grande ricerca che è stata condotta a Berlino e a Vienna dai primi di ottobre 2019 fino ai primi di febbraio 2020, ho raggiunto il mio obiettivo. Ho condotto un totale di 16 interviste (8 a Berlino e 8 a Vienna) e sogno l’approfondimento della tesi in un dottorato di ricerca. Dal mio lavoro è emerso che per gli egiziani che vivono in Austria e Germania, la cittadinanza tedesca e austriaca vuol dire soprattutto libertà e sicurezza. Libertà perché possono viaggiare agevolmente senza visto, sicurezza perché in quei Paesi lo stato sociale aiuta molto le famiglie, soprattutto in quest’ultimo periodo di difficoltà per l’emergenza Coronavirus”.

“Per quanto riguarda l’integrazione – precisa Lara -, invece, in Austria c’è un dibattito molto acceso sul discorso del velo e ci sono un po’ più di problemi rispetto alla Germania. Una donna musulmana mi ha raccontato di non essere riuscita a trovare lavoro in una scuola perché indossava il velo. A Berlino, vera città multiculturale e più aperta rispetto a Vienna, ho riscontrato più libertà e meno criticità dal punto di vista dell’integrazione”.

In Italia non ho avuto particolari problemi di discriminazione per le mie origini – conclude – Sono nata a San Candido perchè in quel periodo la mia famiglia viveva a San Vito di Cadore, e i miei genitori mi hanno sempre lasciato libera di scegliere cosa volessi diventare. Mio padre è musulmano e io ho scelto di essere cristiana e di interessarmi ai temi dell’intercultura e dell’integrazione. Penso che per questo tipo di sfide sia fondamentale lavorare a partire dalle scuole con i ragazzi, cercando di intercettare situazioni di discriminazione o bullismo legate alle origini etniche. Spero di continuare ad insegnare la lingua tedesca ma anche, perché no, di iniziare la carriera accademica in Germania”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: per concessione di Lara Ali Shahin).
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