“Miracolo” nella Giornata mondiale della fotografia: Arcangelo Piai perde l’attrezzatura a Roma, dopo 4 mesi un collega la ritrova

Disavventura a lieto fine per Arcangelo Piai. Alla fine del mese di aprile il fotografo suseganese era andato a Roma per ritirare un importante premio fotografico (per la cronaca si è classificato al terzo posto nella categoria “commercial” nel prestigioso concorso indetto da WPC Italia): in uno degli ultimi giorni di permanenza nella capitale si è accorto di aver perso una scatolina con all’interno alcune schede di memoria con tutte le foto scattate a Roma.

“Sarebbe stato sicuramente peggio perdere il portafoglio” diranno alcuni, ma solo i fotografi sanno l’importanza dei propri scatti e la rabbia nel perderli. “Ero angosciato – conferma Piai – non tanto per il valore in sé della scatola e delle memorie, ma per le foto perse. Voi non immaginate quanto rode a un fotografo perdere anche una sola, insignificante immagine“. 

Le ore successive Piai le ha passate a cercare nello zaino ripensando a dove quella preziosa scatoletta potesse essergli caduta, senza però trovare risposta: “Ho da subito pensato all’ipotesi del furto – continua – magari qualcuno ha visto una tasca aperta dello zaino, ha rovistato un po’ e ha preso la prima cosa che ha trovato. Mia moglie invece sostiene che io mi sia messo a fare una foto e mi sia sia caduta da qualche parte. Provo quindi a chiamare il taxi, il bar dove abbiamo fatto aperitivo e il ristorante dove abbiamo cenato ma niente di fatto. Il giorno dopo faccio un sopralluogo dove poteva essermi caduta, ma niente. Mi sono rassegnato al fatto di averla persa e di tornare a casa con le sole foto fatte con il cellulare“. 

Nessuno si immagina che, in una delle città più grandi d’Europa, con una popolazione (esclusi i turisti) di quasi 3 milioni di persone, una scatolina contenente delle memorie per la macchina fotografica possa essere ritrovata, ma così è stato. Ancora più raro, però, è che a trovarla sia stato un fotografo che Piai aveva conosciuto una quindicina d’anni fa.

“Nei scorsi giorni, mentre stavo facendo colazione, – spiega Piai – ho ricevuto un messaggio. ‘Buongiorno Arcangelo, sono Massimo Mastrorillo. Volevo sapere se recentemente ti sei recato a Roma e hai perso qualcosa di fotografico. Fammi sapere. Grazie. M”.

“Ovviamente ho risposto di sì, che avevo perso una scatola con delle memorie – prosegue Piai – praticamente Mastrorillo le ha trovate (in una zona dove non ero mai stato) e mettendole nel computer con i dati della fotocamera è risalito a me”. 

Non ci potevo credere – prosegue Arcangelo – le mie memorie perse sono state ritrovate da un collega. E non un collega qualsiasi ma un autore che ha vinto numerosi premi di altissimo livello”.

La riconsegna è avvenuta a pochi giorni dalla Giornata mondiale della fotografia, che si celebra oggi. “Come ho fatto a sdebitarmi? Beh, ovvio: gli ho chiesto se gli piacesse il Prosecco e così gliene ho spedita una scatola” chiosa Piai.

(Foto: Arcangelo Piai).
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