Una storia d’amore che finisce e la persecuzione nei confronti di colei che ha deciso di troncarla. Un copione tristemente noto per i casi di stalking che nella vicenda approdata in tribunale a Treviso ieri, però, rivela uno scenario inedito.
Perché a perseguitare la vittima questa volta non è il compagno lasciato e deluso, ma il fratello di questi, un 41enne di Susegana.
L’uomo avrebbe preso di mira l’ex compagna del fratello, trasformando la sua vita in un incubo di insulti, pedinamenti e danneggiamenti all’auto.
E che, non pago di essere già stato condannato a una pena di 1 anno (con sospensione condizionale) per lo stesso reato nei confronti della donna, ha continuato a perseguitarla finendo nuovamente a processo.
Il gup Piera De Stefani ha infatti accolto la richiesta di rinvio a giudizio e l’uomo, difeso dall’avvocato Manuela Gajo, dovrà nuovamente rispondere del reato di stalking.
Nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima tuttora in vigore, l’uomo è accusato di averla perseguitata nell’autunno del 2018. In quel periodo, dopo la condanna, l’avrebbe ripetutamente aggredita verbalmente e pedinata.
In un’occasione, dopo aver sputato sull’auto della donna, l’avrebbe inseguita da Susegana a Santa Lucia di Piave.
Auto che sarebbe anche stata ripetutamente danneggiata dal 41enne.
Vari gli appostamenti che l’imputato avrebbe fatto alla vittima, facendosi trovare fuori di casa, dal supermercato dove stava facendo la spesa, fuori dal bar dove stava prendendo un caffe. Una presenza inquietante spesso accompagnata dalle minacce: “Non mi interessa nulla di giudici e carabinieri. Nessuno di loro mi può fermare – le avrebbe detto -. Non mi fermerò finché non avrò distrutto la tua famiglia”.
Tanto da costringere la vittima, assistita dall’avvocato Roberta Canal, a sporgere varie denunce che hanno portato nuovamente alla sbarra l’uomo.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: web).
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