C’è grande attesa per la prossima puntata di Melaverde che andrà in onda domenica 8 maggio, alle ore 11.55, su Canale 5.
L’azienda agricola Borgoluce di Susegana, realtà di eccellenza che si trova all’interno del sito Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, sarà protagonista di questo nuovo viaggio alla scoperta delle specialità gastronomiche e delle diverse tradizioni culinarie italiane.
“In questi giorni abbiamo avuto degli ospiti davvero speciali – spiegano da Borgoluce – Vincenzo Venuto e la sua troupe. Abbiamo parlato dei nostri allevamenti di bufale, vacche e pecore, abbiamo fatto scoprire loro la nostra Foresteria e i prodotti enogastronomici che produciamo all’interno della tenuta”.
“Ad ottobre lo avevamo promesso – commenta Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – ed ecco che la troupe del programma di Mediaset Melaverde torna nuovamente dopo solo 6 mesi tra le nostre Colline Patrimonio Unesco per girare un’altra puntata. In questi ultimi mesi la presenza di tanti programmi televisivi, pensiamo a Linea Verde e Linea Bianca, insieme alla realizzazione di guide internazionali come la Lonely Planet, sono per noi un indicatore importantissimo di quanto interesse ci sia attorno a questo paesaggio unico”.
“Grazie a questi programmi – conclude – l’obiettivo è quello di portare nelle case degli italiani un angolo di Veneto che ne rappresenta a pieno titolo la bellezza, la produttività, l’eccellenza, l’arte e la cultura. E siamo solo all’inizio. Il prossimo futuro ci vedrà protagonisti con tante altre iniziative che faranno parlare delle Colline in Italia e nel mondo”.
“Il sito Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è ricco di biodiversità – commenta Lodovico Giustiniani, amministratore dell’azienda agricola Borgoluce di Susegana – La puntata di Melaverde di domani mostrerà proprio questo aspetto, con un focus su alcune produzioni che si aggiungono al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. È importante far capire a chi ci verrà a trovare che in quest’area, diventata Patrimonio dell’Umanità nel 2019, non c’è una monocoltura ma tante realtà legate a prodotti diversi”.
(Foto: Facebook-Borgoluce – archivio Qdpnews.it).
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