Ponte della Priula, sgomento e incredulità per l’omicidio-suicidio di Spresiano: Bruna Mariotto era molto conosciuta in paese

La tragedia avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 2 giugno, a Lovadina di Spresiano ha lasciato nello sgomento e incredulità anche molti cittadini di Ponte della Priula, paese natale della vittima.

Secondo le prime ricostruzioni la donna, Bruna Mariotto di cinquant’anni, si stava recando a stendere alcuni panni nel giardino dell’abitazione, quando a causa di un litigio con il suocero Lino Baseotto di 80, l’uomo avrebbe fatto esplodere un colpo dal suo fucile da caccia regolarmente detenuto uccidendo la donna, spostandosi poi nel vicino ricovero attrezzi puntando l’arma alla propria testa togliendosi la vita.

Bruna Mariotto era molto conosciuta nella vicina Ponte della Priula, suo paese d’origine e luogo dove ha vissuto per molti anni assieme alla famiglia e al fratello prima di trasferirsi a Lovadina di Spresiano, in via 24 Maggio.

Anche il fratello è molto noto in paese perchè per molto tempo è stato dirigente della squadra di basket locale.

La donna da alcuni anni si occupava delle faccende domestiche mentre il marito, dopo aver lavorato alcuni anni in un supermercato di Ponte della Priula ora era dipendente della ditta di costruzioni Grigolin.

Nelle ultime ore a Ponte della Priula non si parla d’altro se non della tragica e inspiegabile morte di Bruna. Sono in molti infatti a ricordarla donna come una persona buona e sempre gentile con tutti: “Mi ricordo di lei – spiega una conoscente – perché era sempre gentile e disponibile ad aiutare gli altri, non mi sarei mai aspettata una cosa del genere”.

“Credo che sia una fine tremenda per una persona che era veramente buona – spiega un altro cittadino – la mia vicinanza in questo momento va alla famiglia”.

È stata la figlia minorenne di Bruna a trovare la mamma senza vita nell’uscio di casa: “Penso alla figlia, – dice un altro residente di Ponte della Priula – mi dicevano che Bruna era molto attaccata e lei, erano sempre assieme”.

A dare l’allarme il vicino di casa e un passate che, sentito un colpo di fucile e le grida della figlia, hanno immediatamente allertato i Carabinieri. Gli uomini dell’arma e del Suem, una volta giunti in via 24 maggio, non non hanno potuto far altro che constatare la morte dei due.

Sul luogo della tragedia presente anche il comandante dei Carabinieri di Treviso, il tenente colonello Ermanno Magistris, assieme ai militari della stazione di Spresiano e al magistrato di turno Daniela Brunetti.

Durante tutta la notte gli inquirenti hanno ascoltato i parenti e i conoscenti della vittima e pare che la causa della tragedia siano dei dissapori che i due portavano avanti da tempo.

(Foto: Msn).
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