Oggi il sopralluogo al Ponte sul Piave, Zaia: “Opera simbolo per la Regione” (video e gallery)

Nella mattinata di oggi, venerdì 7 settembre, si è svolto alla presenza del governatore Luca Zaia, il sopralluogo al cantiere del ponte di Susegana lungo la strada statale 13 Pontebbana, dove sono in corso i lavori di restauro conservativo, consolidamento fondazionale e adeguamento dimensionale del ponte stesso.

L’intervento ha preso il via lo scorso 30 maggio, in concomitanza con l’apertura al traffico del percorso alternativo che ha consentito di dirottare la circolazione dal ponte storico lungo il greto del Piave e sulla struttura “Bailey”, realizzata appositamente per consentire il collegamento fra le sponde del fiume.

Bailey, in acciaio e della lunghezza di circa 120 metri, risulta suddiviso in tre campate, appoggiate su due pile alte 4,5 metri e consente di attraversare il fiume Piave disimpegnando dal traffico il ponte storico.

Oltre a Zaia, all’appuntamento erano presenti anche l’amministratore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani, il presidente della provincia di Treviso Stefano Marcon, il sindaco di Susegana Vincenza Scarpa e di Nervesa della Battaglia Fabio Vettori.

Come è stato sottolineato più volte da Gianni Vittorio Armani di Anas, “si tratta di un intervento in grado di preservare la storicità del ponte, il quale viene rinforzato anche per la densità dei mezzi pesanti che ci passano. Verrà così garantita di altri 100 anni la vita del ponte. L’unica complicazione è stata rappresentata dalle lungaggini burocratiche”.

Il ponte storico è un’infrastruttura risalente ai primi del Novecento, della lunghezza di 430 metri, composta da venti arcate sostenute da ventuno pile che suddividono l’opera in venti campate.

Un’estesa campagna di indagini ha messo in luce la necessità di intervenire sulla struttura che è interessata dell’erosione naturale dell’alveo del fiume, con un focus, in particolare, sulle pile, gli archi, e i parapetti laterali che si presentano in uno stato precario di conservazione. La somma stanziata per l’intero corpo degli interventi ammonta a un totale di circa 9 milioni e 300 mila euro, di cui un milione e 300 mila per la realizzazione della viabilità alternativa.

Il ponte, che sarà completato entro aprile 2019, consentirà anche la viabilità ciclopedonale.

“Biosgna comunicare qualcosa di positivo – è stato il commento introduttivo di Luca Zaia – e il lavoro in corso è stato complicato anche vista la storicità dell’area: quindi si tratta di un’opera simbolo per la Regione”.

“Già nel 2005 – ha spiegato Zaia – abbiamo iniziato con i primi sopralluoghi e sono stati investiti milioni di euro per quella che è un’opera per un monumento nazionale che, preservando la sua storicità, al suo interno avrà un’anima di acciaio. Si tratta anche di un intervento di prevenzione”.

Il sopralluogo è stato inoltre un’occasione per Zaia di esprimersi sulla questione delle tempistiche burocratiche a cui le opere pubbliche si trovano sempre sottoposte. “Ritengo che sia necessario andare verso la direzione delle semplicità in burocrazia – ha dichiarato Zaia – altrimenti avremo una continua decrescita felice, che è il male del nostro Paese”.

Il cantiere ha portato alla luce 84 ordigni bellici di varie tipologie, nel corso di un processo che prevederà un allargamento complessivo della strada, composta da due carreggiate di 3,75 metri, oltre che da banchine, barriere laterali e da una pista ciclabile laterale per ogni senso di marcia.

I lavori proseguiranno con la demolizione dell’attuale sede stradale e con la realizzazione di una struttura mista in acciaio e calcestruzzo, utile ad aumentare il livello di resistenza della struttura stessa.

Per ciò che riguarda il rafforzamento delle fondazioni del ponte, sono stati eseguiti interventi di cerchiatura per mezzo del posizionamento di micropali alla base di cinque pile, mentre per le pile restanti verranno poste in opera delle gabbionate opportunamente dimensionate.

Inoltre, è previsto il miglioramento del comportamento sismico della struttura che sarà ottenuto mediante l’installazione di nuovi isolatori oleodinamici, finalizzati ad assorbire e dissipare l’eventuale picco di energia generato da una scossa tellurica.

Sono stati quasi interamente rimossi i parapetti del ponte storico, poi trasportati in stabilimento per il loro restauro e il successivo rimontaggio a struttura finita.

Risultano avviate le lavorazioni per la costruzione del nuovo impalcato metallico in acciaio, che sarà poggiato direttamente sulle pile consolidate. La fase attuale di adeguamento dimensionale dell’impalcato e il risanamento e restauro del ponte della Priula richiederà ulteriori 270 giorni di lavoro, ai quali seguirà l’apertura al traffico.

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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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