Sagra di San Carlo Borromeo ancora senza giostre. Dall’Igna: “Peggio del lockdown, siamo alla frutta”

Pensavamo di aver toccato il fondo con il lockdown ma ora siamo alla frutta”: con queste parole Renato Dall’Igna, esercente nel campo degli spettacoli viaggianti, ha voluto commentare la decisione del Comune di Susegana di rinunciare anche per quest’anno alle giostre in occasione della sagra di San Carlo Borromeo a Ponte della Priula.

Se l’anno scorso la rinuncia al lunapark era dovuta a problemi burocratici relativi ad un piano di occupazione, con autorizzazioni, distanze e via d’accesso per i mezzi di soccorso (qui l’articolo), quest’anno il vero “nemico” è il Covid.

A garanzia della tutela della salute, di cui sono responsabile, si comunica che quest’anno la parte relativa agli spettacoli viaggianti, all’interno della sagra di San Carlo Borromeo a Ponte della Priula, non avrà luogo – ha anticipato ieri nei social il sindaco Vincenza Scarpa – Mi spiace moltissimo per i lavoratori delle giostre che da questa decisione ricaveranno solo un danno economico, ma purtroppo la situazione sanitaria impone delle scelte a volte spiacevoli, ma indispensabili. Mi auguro che gli organi superiori, Stato e Regione, sappiano e vogliano tutelare questi lavoratori”.

Intanto gli esercenti nel campo degli spettacoli viaggianti continuano a trovare degli ostacoli alla possibilità di svolgere il loro lavoro con mancate autorizzazioni diffuse a macchia di leopardo anche in Provincia di Treviso.

“Quest’anno c’erano i presupposti logistici per il lunapark a Ponte della Priula perché avevamo preparato le planimetrie e tutte le vie di sicurezza – ha dichiarato Renato Dall’Igna, esercente nel campo degli spettacoli viaggianti – Purtroppo, siamo ancora in piena emergenza Covid e capisco se il sindaco di Susegana non se l’è sentita di assumersi la responsabilità di confermare il lunapark per la sagra di San Carlo Borromeo”.

“A Nervesa della Battaglia hanno avuto paura degli assembramenti (qui l’articolo) mentre a Spresiano, dove domani inizieremo a lavorare, non c’è stato nessun problema – continua – In molti ci chiedono di ridurre le giostre ma siamo costretti a dire di no per tre motivi: per solidarietà ai colleghi eventualmente esclusi, per l’impossibilità di far fronte alle spese e per la perdita di attrattività di un lunapark con meno giostre”.

“Ribadisco che siamo alla frutta e dalle ultime informazioni che ho salterà anche il lunapark a Pieve di Soligo, dove hanno rinunciato allo Spiedo Gigante, perché non ci sono i tempi tecnici per presentare un piano di sicurezza – conclude amareggiato l’esercente degli spettacoli viaggianti originario di Ponte della Priula – L’unico aspetto positivo è che a Ponte della Priula abbiamo buttato giù le basi per la sagra di San Carlo Borromeo del 2021, individuando delle nuove aree per le giostre”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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