Scappa dal caldo estivo di Susegana e si rifugia in Cansiglio con la sua fisarmonica: le melodie di Silvano incantano passanti e camminatori

La musica può rendere ancora più magico un luogo già incantato: almeno un paio di volte a settimana Silvano, classe 1942, assieme alla moglie Anna, parte da Susegana per recarsi in Cansiglio dove l’uomo intrattiene con la musica della sua fisarmonica passanti e camminatori.

Sono ormai due anni che la coppia trascorre i pomeriggi in Cansiglio, ma lui assicura che le sue giornate non le passa solamente a suonare: “Mi sveglio presto la mattina così è ancora fresco e vado a Nervesa a pescare, poi torno a casa e dopo pranzo partiamo alla volta della piana”.

La loro è una fuga dal caldo estivo della pianura e un modo originale per rendere piacevoli le giornate di chi, proprio come loro, affolla le panchine e tavoli da pic-nic presenti nella piana. Alcuni giocano a carte, altri si preparano per le escursioni ma tutti apprezzano le melodie di Silvano.

“Stavo partendo per fare una passeggiata – spiega Sara mentre si allaccia gli scarponi – ma ritardo volentieri la partenza di qualche minuto per ascoltarlo, perché fa bene al cuore”.

“Giù a Susegana il caldo è molto afoso in questi giorni – spiega l’uomo – così due anni fa abbiamo deciso di venire qui in Cansiglio dove ci sono sempre diversi gradi in meno e un venticello ideale”.

“Oggi ad esempio siamo andati al Bus della Lum – spiega Anna – ma, nonostante fossimo in Cansiglio, era comunque piuttosto caldo, così abbiamo deciso di scendere fino alla Crosetta: qua c’è più aria e si sta decisamente meglio”.

Silvano non ha fatto nessun tipo di scuola per imparare questo strumento, ma come dice lui “ho imparà a recia quando avevo quasi cinquant’anni”.

Il suo repertorio comprende sia musiche della tradizione sia delle hit che richiamano la sua gioventù. Alla fine di ogni canzone i presenti ringraziano Silvano con sorrisi e applausi ma lui, inorgoglito ma imbarazzato dall’attenzione del pubblico, continua con il suo repertorio.

Un’abitudine quella di Silvano e Anna che col passare degli anni è divenuta un vero e proprio rito: entrambi seduti su una panchina, lui che suona e lei a sostenerlo, senza nascondere un tenero sorriso e una nota di orgoglio mentre la gente si complimenta.

La speranza dei camminatori, che si recano nella piana indipendentemente dalla stagione, è quella di poter godere delle melodie di Silvano anche nel silenzio ovattato dei mesi invernali.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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