Nella mattinata di giovedì 25 ottobre 2018 si è tenuto il convegno dal titolo “Fisco e viticoltura” nella sala conferenze della cantina della principessa Isabella Collalto a Susegana.
L’importante conferenza rientrava nelle iniziative dell’accademia italiana della Vite e del vino e ha visto la preziosa collaborazione dello studio legale Moschetti di Padova e dello studio legale Riponti di Conegliano.
Lo scopo dell’incontro era quello di chiarire le insidie fiscali e burocratiche che si nascondono dietro a un settore così centrale dell’economia del Quartier del Piave come quello della viticoltura.
Dopo i saluti delle autorità presenti, il convegno è stato introdotto dal professor Antonio Calò, presidente dell’accademia italiana della Vite e del vino, mentre l’avvocato Danilo Riponti, consigliere dell’accademia, ha moderato l’incontro.
Gli avvocati Bruno Nichetti e Giovanni Moschetti, presentando le relazioni dello studio del professor Francesco Moschetti, sono stati i relatori del primo intervento che ha trattato diversi temi tra i quali la natura del reddito del settore vitivinicolo, il confine tra reddito catastale e reddito d’impresa, i regimi iva nella viticoltura e la cessione d’azienda.
A Luigi Scappini è stato affidato il secondo intervento sui gruppi vitivinicoli e sulle regole civilistiche e fiscali, partendo dal concetto di società agricola e analizzando poi la compatibilità dei modelli societari evoluti rispetto alla disciplina civilistica e fiscale specifica del settore agricolo e vitivinicolo, oltre alle opportunità di leva fiscale del settore.
La mattinata si è conclusa con il contributo di Luca Castagnetti che ha parlato del contratto di rete nel settore vitivinicolo che ha avuto in agricoltura un significativo sviluppo negli ultimi anni.
“Questo convegno sulla fiscalità in materia agraria – racconta Danilo Riponti – tratta un tema assolutamente nevralgico alla luce della rilevanza che le industrie vitivinicole rivestono nel nostro territorio e nel Veneto in generale”.
“Il grande successo del nostro vino – prosegue Riponti – è anche legato a un contesto fiscale particolare assolutamente peculiare che merita approfondimenti e che si sta sviluppando grazie a moderni sistemi e mediante moderni contratti di rete che sono molto propulsivi per una crescita della ‘via italiana al vino’, come noi dell’accademia italiana della Vite e del vino usiamo chiamare il made in Italy”.
“Abbiamo radunato alcuni tra gli esperti più qualificati di tutta la regione – conclude l’avvocato – per questo convegno che è una classica tornata della nostra accademia”.
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(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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