È iniziato con una dichiarazione a sorpresa il processo davanti alla Corte d’Appello di Trieste tra la multinazionale Electrolux contro l’operaio rappresentante sindacale Fiom Augustin Breda (che si ricorderà licenziato per uso illegittimo della legge 104) per il quale Tribunale del Lavoro di Pordenone sia nella fase sommaria che di merito ha ordinato la reintegra immediata al lavoro, un anno dopo il licenziamento.
Giovedì 24 giugno si è tenuta la prima udienza a tre anni dal licenziamento: il Collegio di Magistrati ha esordito, sorprendendo tutti, con la proposta a Electrolux di una conciliazione tra le parti con annullamento del licenziamento da parte della multinazionale.
E quindi con la trasformazione della massima sanzione in un provvedimento disciplinare e il pagamento delle spettanze per il periodo dal licenziamento alla reintegra del lavoratore.
Una proposta che a prima vista sembra finalizzata a chiudere il contenzioso senza ulteriore condanna dell’azienda per licenziamento ritorsivo.
Per il pool di avvocati Giacomo Summa di Roma, Marta Barbara Gasparini e Alessandro Capuzzo di Padova sarebbe una soluzione non proprio salomonica, che permetterebbe di porre fine a una causa che ha avuto alta risonanza mediatica e ha causato una forte tensione sindacale.
È da ricordare che gli operai dell’Electrolux di Susegana hanno attuato oltre 35 ore di sciopero con manifestazioni e tensioni al tempo dell’accaduto, a difesa del loro rappresentante.
Per questo il collegio degli avvocati difensori di Breda ha fatto sapere che la proposta deve essere attentamente valutata visto l’autorevolezza della provenienza, ritenendo nell’interesse generale chiudere quanto prima la vicenda con la essenziale garanzia che il lavoratore resti al suo posto di lavoro.
E Breda? Se dopo la sentenza di primo grado aveva sollecitato la direzione aziendale a trovare una composizione che chiudesse la amara vicenda, oggi conferma e dichiara che “prima si chiude meglio è”, ma ovviamente è imprescindibile il lavoro ripreso dopo la reintegra, quello che propone la Corte a Electrolux.
Il presidente del collegio giudicante ha rinviato al 24 settembre la prossima udienza. Data entro la quale Electrolux dovrà dire se accetta o meno la proposta.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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