Susegana, l’economista Carlo Cottarelli a “Sorsi d’Autore”: “Il ritorno ai livelli pre-crisi avverrà più rapidamente del previsto”

Lo scorso 4 luglio, in occasione della manifestazione “Sorsi d’Autore”, un’iniziativa della Fondazione Aida, il Castello di San Salvatore a Susegana ha ospitato il noto economista Carlo Cottarelli, intervistato dal giornalista Luca Telese.

Cottarelli, dopo aver lavorato in Banca d’Italia ed Eni, dal 1988 è al Fondo monetario internazionale. 

Autore di diversi articoli e saggi accademici, è stato commissario straordinario per la revisione della spesa e oggi è anche direttore del nuovo Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica di Milano.

Recentemente, ha scritto il libro “All’inferno e ritorno, per la nostra rinascita sociale ed economica”, una guida nel labirinto della nostra ricostruzione economica ma anche un’idea per il futuro dell’Italia, a partire da tre parole d’ordine: uguaglianza di possibilità, merito e solidarietà.

Durante l’evento, nel quale era presente anche la principessa Isabella Collalto de Croÿ, i presenti hanno potuto degustare i vini della Cantina Collalto a cura di Ais (Associazione Italiana Sommelier) Veneto, una selezione di formaggi del Consorzio per la tutela del Formaggio Asiago, i prodotti della Salumeria di Eustacchio e di Bassini 1963 (nell’incontro delle ore 19.30 c’è stato anche un assaggio di pasta Dalla Costa Alimentare).

“È possibile una rinascita nel senso di tornare dove eravamo nel 2019 – ha affermato Cottarelli – Il rimbalzo è abbastanza facile, bisognerebbe tornare a un mondo in cui l’economia italiana è in grado di crescere al 2% l’anno almeno, e non allo 0,2% dei 10 anni precedenti al Covid. È possibile se vogliamo farlo. I finanziamenti dell’Europa rendono più facile questa cosa ma non è garantito, dipende da noi”.

Rispetto alle difficoltà che le nuove generazioni incontrano per entrare nel mondo del lavoro, l’economista ha spiegato che nei 10 anni precedenti al Covid, al netto dei pochi che sono rientrati, 250 mila giovani italiani sono andati a lavorare all’estero.

“Non è stato un periodo molto bello – continua -, un periodo in cui l’economia cresce poco è un tempo in cui si creano pochi posti di lavoro buoni e quindi la gente va all’estero. Noi diamo colpa alla politica, però i politici li eleggiamo noi. Gli ultimi 20 anni sono stati i peggiori dal punto di vista economico dalla storia economica italiana. Per esempio, conta molto l’invecchiamento della popolazione e anche il fatto che siamo entrati nell’euro forse impreparati, pensando che tutto diventasse facile. Di per sé l’euro andava bene, ma non si può vivere nell’euro pensando di essere fuori da questa moneta, come abbiamo fatto per un po’ di tempo”.

Cottarelli ha parlato anche della sfortuna delle ultime crisi globali e ha detto di essere convinto che sia possibile uscire da questa situazione.

“I dati già ci dicono che l’economia italiana sta crescendo quest’anno più rapidamente del previsto – ha concluso – Alcuni settori, il manifatturiero e le costruzioni, stanno già operando a livelli superiori di quelli pre-crisi. Questa è la luce migliore da vedere, adesso il problema è andare avanti. Tornare dove eravamo al 2019 secondo me avverrà più rapidamente del previsto. Poi ripartire da lì richiede quelle riforme che non abbiamo fatto in passato: la pubblica amministrazione va riformata, bisogna semplificare e digitalizzare, il solito elenco, oltre alla giustizia che non funziona”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts