Susegana, l’esperienza della pasticceria “Medio Evo”: “I ristori in Germania sono una realtà, qui non arrivano”

Le restrizioni per la zona rossa in Veneto hanno messo a dura prova ancora una volta tutto il mondo della ristorazione, dei bar e delle pasticcerie che lottano ogni giorno, come molte altri settori fermi per il Covid, contro le difficoltà delle spese fisse e dei ristori che non arrivano o che non sono sufficienti.

L’asporto e le consegne a domicilio non possono bastare e chi gestisce un bar sa che gli italiani non hanno ancora la cultura di prendersi un caffè da sorseggiare a casa o in macchina, perché si tratta di veri e propri “riti” nei quali ci si prende un momento tutto per sé chiacchierando con il barista o con gli amici all’interno del locale.

L’aspetto che preoccupa di più, però, è quello dei ristori per chi non sta lavorando da mesi o ha subito una pesante riduzione del proprio fatturato.

Anche in centro a Susegana, i bar e i ristoranti stanno sperimentando gli effetti negativi di questo “tempo sospeso” e nella pasticceria “Medio Evo” i titolari Rosanna Zambon e Paolo Bacchin, che hanno aperto il loro locale 35 anni fa, guardano con nostalgia alle giornate in cui i turisti entravano da loro prima o dopo aver raggiunto il Castello di San Salvatore per una bella camminata o per fare delle foto.

“Penso ai miei colleghi che hanno aperto poco prima di questa emergenza Covid – spiega Paolo Bacchin – e che magari hanno l’affitto o il mutuo da pagare, i figli da mandare a scuola e tutto il resto. Quando ti alzi la mattina è tutto un programma e non è facile. Poi sono preoccupato per i bambini che non possono uscire di casa e non possono giocare tra di loro: è davvero dura. Noi siamo fortunati perché è una vita che siamo qui ma gli altri come faranno?”.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Susegana-pasticceria-medioevo-21032021-1600x900.jpg

“In 35 anni non abbiamo mai vissuto una situazione così – aggiunge Rosanna Zambon – Guardare il centro di Susegana in queste settimane, ma la stessa cosa si può dire per tante altre realtà, è un colpo al cuore. Qui il sabato e la domenica c’era un continuo viavai di gente che veniva a Susegana per fare una passeggiata, per farsi un giro in bicicletta o per vedere il castello. Adesso manca tutto questo”.

Solo la scorsa estate le attività come la pasticceria “Medio Evo” hanno respirato un po’ ma ora la situazione si è complicata nuovamente.

A parte i 600 euro iniziali, i ristori non sono mai arrivati – sottolinea Rosanna -, a differenza di quello che succede in Germania, realtà che conosciamo bene. Riescono ad andare avanti soltanto le realtà che sono sulla piazza da tanto tempo e che hanno messo via qualcosa mentre per gli altri è impossibile”.

Abbiamo anche dovuto anticipare la cassa integrazione ai nostri dipendenti perché anche loro hanno una famiglia – conclude -. Noi avevamo quattro dipendenti e al momento solo uno lavora ancora qui da noi, anche se non lo fa per tutti i giorni”.

In questo periodo, inoltre, c’è stata anche una riduzione importante nella vendita di tutti i dolci pasquali come le classiche colombe e focacce prodotte dalla pasticceria “Medio Evo”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts