Susegana, operaio si ferisce seriamente all’Electrolux nel nuovo impianto Genesi. I delegati: “Dobbiamo discutere di sicurezza e dispositivi a norma”

Infortunio sul lavoro questa mattina all’Electrolux di Susegana: un operaio addetto all’impianto porte frigoriferi, secondo quanto è emerso, sarebbe scivolato ferendosi seriamente: si è procurato infatti diverse contusioni ma soprattutto un profondo taglio, che ha reso necessario per il suo soccorso anche l’intervento dell’ambulanza del Suem, che dopo le prime medicazioni lo ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Conegliano.

Per il ferito è stata stilata una prognosi di 30 giorni salvo complicazioni.

Il fatto è avvenuto presso il nuovo impianto denominato QS (Genesi) e, come riportano i delegati aziendali, non sarebbe stato considerato pienamente a norma dalla stessa struttura aziendale, e questo in particolare per alcune  operazioni di routine di  manutenzione e pulizia, che sono state valutate a rischio.

“Nessuno ha mai però vietato o dato delle limitazioni per salire sull’impianto – sostengono i sindacati – e tuttavia le pulizie andavano fatte”.

L’infortunio avvenuto nella nuova zona produttiva ha allarmato comunque i rappresentanti delle Rsu poiché pare che nell’ambiente della manutenzione siano stati chiesti interventi di modifica, proprio per la pericolosità percepita ma ancora non erano state date delle disposizioni in questo senso.

“C’è da un po’ della tensione sul tema salute e sicurezza, per la percezione che non ci sia più una struttura adeguata alla complessità aumentata della fabbrica”, viene confermato nella pagina in rete gestita dalla redazione di Skatenati Electrolux.

“La struttura esperta, che c’era e che ne capiva – continuano -, è stata smantellata e sostituita con nuove figure meno esperte, forse più sbilanciate sul contenimento costi in materia”.

Infatti sempre sul fronte della sicurezza non mancano critiche per l’utilizzo di dispositivi poco funzionali, come guanti (meno costosi) che producono bolle e irritazioni, per cui molti si rifiutano a indossarli, mentre problemi stanno sorgendo anche sulla fornitura delle scarpe da lavoro.

Per questo già durante la prossima settimana sono in programma assemblee e decisioni per questi argomenti.

Tutto ha un prezzo e purtroppo a pagare i limiti e il  prezzo sono gli operai – accusano i delegati sindacali -, spesso solo per l’idea sbagliata di qualcuno che vorrebbe  dimostrarsi ai vertici come  capace di tagliare costi di supporti indispensabili per i lavoratori, per magari ricavarne un vantaggio economico o di carriera personale a scapito degli altri”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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