Susegana, per la minoranza il Piano di Protezione civile si poteva fare prima. Il sindaco: “Qui lavorano delle persone alle quali dobbiamo rispetto”

Nell’ultimo consiglio comunale di Susegana il gruppo di minoranza “Susegana Libera” non ha nascosto le sue perplessità al momento dell’approvazione dell’aggiornamento del Piano comunale di Protezione civile.

Al momento della dichiarazione di voto, il capogruppo di opposizione Gianni De Stefani ha detto che nel Piano non si riesce a capire quali siano i rischi interni di sicurezza più pericolosi.

Inoltre, il rappresentante di “Susegana Libera” ha sottolineato che l’aggiornamento del documento è arrivato praticamente alla fine del mandato del sindaco Vincenza Scarpa, anche se il tema, sicuramente molto delicato, avrebbe richiesto un intervento in tempi meno lunghi.

Il consigliere di maggioranza Gianni Montesel, invece, ha ricordato che anche altri Comuni, come Treviso, hanno aggiornato di recente il Piano di Protezione civile e che l’importante è che ci sia un documento costruito su dati inoppugnabili.

Le affermazioni della minoranza hanno spinto il sindaco Scarpa a difendere l’operato dell’intera struttura comunale che, a detta del primo cittadino di Susegana, ha fatto il possibile in questi anni in cui in paese non sono mancate le emergenze.

“In questa struttura comunale lavorano delle persone alle quali dobbiamo rispetto – ha affermato il sindaco – Sono delle persone che, nonostante il periodo piuttosto complicato, hanno cercato di fare il massimo delle loro possibilità per portare avanti gli obiettivi che erano stati dati dalla parte politica. Sono delle persone che, comunque, hanno un orario di lavoro e numericamente sono poche. Alcune di loro si ammalano anche perché c’è il Covid, oppure rimangono a casa perché sono in quarantena. Quello che può essere fatto durante l’orario di servizio ha un inizio e anche una fine”.

Per cui non me la sento di suffragare la frase ‘il fatto che l’aggiornamento del piano sia arrivato adesso presuppone lo scarso interesse di questa amministrazione nei confronti della Protezione civile’ – continua – Sono assolutamente in disaccordo. L’interesse di questa amministrazione, di questo nostro gruppo, per quel che riguarda l’aggiornamento del Piano di Protezione civile è sempre stato elevatissimo e lo abbiamo dimostrato nei fatti quando ci sono stati i gravi eventi, e in questo mio ultimo mandato ce ne sono stati tantissimi dall’inizio”.

Il sindaco ha ricordato l’evacuazione di centinaia di persone durante la notte nell’alluvione del 2018 (in foto), la conseguente “distruzione” della viabilità alternativa, l’isolamento, durato un mese, della frazione di Ponte della Priula e, nel 2012, la frana che aveva interessato la frazione di Collalto.

“Io mi sento semmai di dire grazie agli uffici comunali per quello che hanno fatto – conclude -, perché si sono spesi al di là delle loro possibilità. Abbiamo cercato di tamponare delle emergenze con quello che potevamo, però non siamo né omniscienti, né dei geni. Siamo degli uomini e delle donne”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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