Pressione lavorativa in fabbrica troppo alta, le Rsu dello stabilimento Electrolux a Susegana comandano gli scioperi di avvertimento all’azienda: ne sono stati fatti due di un’ora e 15 minuti in uscita giovedì e venerdì. In entrambi, come hanno confermato i delegati dei lavoratori c’è stata, ma in Electrolux non è una novità, un’alta adesione.
Viene denunciata da grandi cartelli esposti nelle bacheche la situazione di una pressione lavorativa ritenuta insostenibile: “Lo dicono le Rs, sia per i ritmi di lavoro, dove l’impresa impone ulteriori saturazioni nelle catene di montaggio, a cui si aggiunge il sempre più frequente mancato rispetto delle limitazioni muscolo scheletriche fatte dal medico del lavoro aziendale, che portano a rapida degenerazione della salute degli operai”.
Questo è anche diventato un tema esplosivo. Pare anche che tre operaie solo nell’ultima settimana abbiano comunicato che saranno sottoposte a interventi di ricostruzione del tendine alla spalla, staccatosi per cause da lavoro.
“Il problema – continuano i delegati – è che le tensioni hanno anche aumentato l’aggressività della struttura di comando aziendale nel rapporto con operai addetti alle linee, sia operai diretti che indiretti, a cui seguono provvedimenti disciplinari. È l’insieme che crea un malcontento crescente a cui si aggiunge una fuga dal confronto della direzione con la Rsu che ha visto cadere nel nulla le richieste d’incontro”.
Da qui è scaturita la decisione unanime della Rsu di dare un primo avvertimento a cui seguiranno prossimamente assemblee retribuite coi segretari provinciali di Fim Fiom Uilm e in assenza di inversioni di rotta della direzione aziendale, nuove agitazioni anche in relazione al tema della nuova fabbrica. La Rsu vuole infatti un confronto sul primo step infrastrutturale su punti ancora oscuri dell’iter.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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