È stato ritrovato questo pomeriggio, poco dopo le 15, in un sifone del canale Enel in zona Crevada, dal corpo sommozzatori di Marghera, il corpo del 32enne scomparso tra ieri e l’altro ieri, domenica 25 e lunedì 26 aprile.
La ricostruzione della tragedia non è ancora chiara e alcuni dubbi sono dovuti anche all’interruzione delle ricerche nelle due notti precedenti, impossibilitate dal buio e dalla morfologia della zona.
Nella mattinata di domenica, alcuni testimoni avrebbero visto il ragazzo risalire via dei Pini, in direzione del ristorante La Vigna, nell’area adiacente al Centro commerciale Crevada.
Dalle prime ipotesi pare che il ragazzo avesse partecipato a una festa sulla collina di Collalto sabato sera, per poi scendere a piedi e allontanarsi insieme a un amico. I due si sarebbero così divisi, per tornare verso casa.
La descrizione dei testimoni di domenica sembrava dunque potesse coincidere con quella fatta dagli amici. Spetterà alle forze dell’ordine capire se la segnalazione riguardasse realmente lo stesso ragazzo, per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e capire le cause del decesso.
Sempre nella giornata di domenica, infatti, questa volta nel pomeriggio, una coppia di anziani ha dichiarato di aver avvistato due persone aggirarsi in zona Crevada, una di queste a petto nudo.
Alla ricerca del ragazzo hanno lavorato con grande determinazione i vigili del fuoco dei distaccamenti di Conegliano e Treviso, due pattuglie dei Carabinieri, una della Polizia di Stato, oltre ai diversi sopralluoghi aerei con l’utilizzo di un drone che avevano portato al ritrovamento di un paio di scarpe da ginnastica, e al setacciamento di alcuni canali.
Ora il medico legale, anche grazie all’aiuto delle indagini da parte della scientifica, chiarirà le cause della morte e le indagini cercheranno di fare ulteriore luce sulla vicenda. Pare che sul corpo non vi siano apparenti segni di violenza ma sarà soltanto l’autopsia a determinarlo.
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