Truffatori in azione anche alla Sme di Susegana, rubata una borsa. La vittima: “Sono traumatizzata”

Scaltri, capaci e – stando a quanto raccontato dalle vittime – di accento sudamericano. Questo l’identikit di una coppia di truffatori, un uomo ed una donna, in azione nelle ultime ore a Ponte della Priula. Il gioco è semplice e ben rodato: mentre uno distrae l’obiettivo, l’altro arraffa il più possibile.

A farne le spese almeno un’attività della frazione, il centro benessere Salacia (qui l’articolo), ma non solo. Vittima del raggiro, nel parcheggio della Sme di Susegana, anche una donna, a cui è stata rubata la propria borsa. In quest’ultimo caso, però, non si esclude l’aiuto di un terzo complice. “Forse anche un quarto”, sospira la signora.

“Ero appena uscita ed insieme a mio marito stavo raggiungendo la macchina per tornare a casa. Era più o meno l’una meno un quarto – racconta O.D. – Ho messo la mia borsa sui sedili posteriori e poi ho aperto il bagagliaio per riporre la macchinetta del caffè che avevo appena comprato. Mio marito si era allontanato per guardare un’auto”.

E qui che è cominciata la messa in scena. “A quel punto ho sentito una voce che mi chiamava, signora signora…  Ho chiuso lo sportello e mi sono girata: erano in due, di carnagione scura. Lui era ben messo, alto, giubbotto e pantaloni scuri; anche la donna era in carne, portava la coda. Ero appoggiata al cofano della macchina e loro mi farfugliavano qualcosa di incomprensibile. Nel frattempo mi aveva raggiunto anche mio marito così gli ho chiesto un aiuto per capire cosa volevano”.

Un piano studiato a tavolino per distrarre le vittime e consentire ad un terzo complice di aprire la portiera e prendere la borsa senza dare nell’occhio. Una volta messo a segno il colpo, la coppia di malviventi si è allontanata senza dare spiegazioni. Un comportamento anomalo che si è rivelato solo più tardi. “Ci siamo accorti di quanto era accaduto solo quando siamo arrivati a casa”. Il sospetto della signora è che nel colpo sia coinvolta anche una quarta persona. “Che li aspettava con la macchina accesa”, suggerisce O.D.

Il colpo è stato prontamente denunciato. Il tutto sarebbe avvenuto sotto gli occhi di una passante, che è riuscita ad annotare il numero di targa dei fuggitivi consegnandolo ai Carabinieri. La macchina – è emerso – sarebbe intestata ad un uomo di origine spagnola. “Una cosa pazzesca, sono traumatizzata. In quella borsa avevo tutta la mia vita: documenti, chiavi e soldi, circa 170 euro che mi avevano consegnato per l’attività ai seggi elettorali di domenica scorsa”.

Un episodio simile qualche tempo fa era accaduto anche nel vicino Iperlando. Non si esclude che nelle scorse ore siano state colpite anche altre attività. “E’ allucinante, non ho chiuso occhio: mi sembra di essere in un altro mondo. Ci rimani male anche perché ti addossi colpe che non hai. Questa cosa me la porterò dietro per sempre, non la auguro nessuno. Mi chiedo perché in un posto simile non siano presenti delle telecamere”, chiude la donna. Rimane un accorato appello: “La borsa è di colore marrone scuro, invito chi dovesse ritrovarla a rivolgersi ai Carabinieri”.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Sme Susegana).
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