Torna ancora a galla la diatriba sulle passeggiate consentite ai cittadini nel rispetto delle prescrizioni della Regione Veneto, che permettono spostamenti a piedi nel raggio di 200 metri dalla propria abitazione.
Ad esporsi è direttamente il governatore Luca Zaia, intervenuto per alcuni conflitti legati all’interpretazione della normativa statale che consente spostamenti solo per comprovate esigenze di lavoro, motivi di salute e situazioni di necessità, rapportata ai provvedimenti regionali.
Un caso che rientra in questo tipo di criticità si è verificato nel pomeriggio di ieri, domenica 29 marzo, quando un giovane di Colfosco ha deciso di fare una camminata da solo nel raggio di circa 150 metri da casa sua.
“Sono stato fermato da una pattuglia della Polizia di Stato – racconta il ragazzo in un post su Facebook – la quale mi ha fatto un verbale di 280 euro da pagare entro 30 giorni. La motivazione di tale sanzione è stata che non è niente vero quello che dicono sui 200 metri e che se non c’è una motivazione valida, come portare fuori il cane o comprare sigarette, non si può tassativamente uscire di casa.”
“Quindi – prosegue il giovane – a detta della Polizia di Stato ciò che dice il nostro Governatore non è contemplato. Credo a questo punto che non sia possibile continuare in questa direzione, nella quale noi cittadini abbiamo delle disposizioni da parte della Regione che vengono ignorate. A quanto pare, le disposizioni che abbiamo sembrerebbe fossero valide ma, a seconda di chi si trova per strada, ne viene cambiata l’applicazione”.
In merito a situazioni simili a quelle lamentate dal ragazzo di Colfosco, è intervenuto nel punto stampa di questa mattina, lunedì 30 marzo 2020, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
“Ho visto dei verbali della Polizia – ha dichiarato il governatore Zaia -, sto scrivendo ai prefetti che hanno multato delle persone non legittimamente secondo la nostra avvocatura, il nostro ufficio legale. Cioè hanno contestato l’uscita di casa pur essendo all’interno dei 200 metri, per futili motivi”.
“Invece per futili motivi – conclude -, entro i 200 metri, si può uscire rispetto all’ordinanza: per sgranchirsi le gambe, per fare due passi e per fare una passeggiata. Alcuni hanno avuto questa contestazione anche con l’applicazione di una multa. Adesso scriviamo ai prefetti, faremo un parere perché secondo noi è impugnabile”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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