In questo periodo capita anche di poter raccontare storie di collaborazione e di aiuto reciproco: stavolta si tratta della vicenda riportata da una residente del Comune di Tarzo che, con l’auto in panne al Covid point dello Zoppas Arena di Conegliano, è stata soccorsa dai militari dell’Esercito.
I militari hanno fatto il proprio arrivo al drive-in coneglianese agli inizi di novembre, per dare una mano e, soprattutto, per consentire l’apertura di una terza corsia di accesso al servizio, riservata alle fasce di popolazione considerate più deboli: un sistema che ha consentito, allo stesso tempo, un accesso “più snello” al Covid point e una conseguente riduzione delle code di attesa.
Ed è proprio in una di queste code che si trovava la residente con la sua vettura, con a bordo il suocero anziano.
“Penso che sia giusto raccontare episodi, come quello che ho vissuto io in prima persona, dove arriva subito qualcuno ad aiutarti in una situazione di difficoltà – ha esordito la signora – Ero in coda per fare il tampone e la mia macchina è andata in panne, non si accendeva più, probabilmente a causa della batteria. Il problema è che, in quel frangente, gli automobilisti non avrebbero potuto scendere dalle loro vetture per darmi una mano, questo avrebbe potuto causare dei problemi”.
Oltre alla preoccupazione per il tampone da fare, c’era anche la tensione di poter far rallentare il flusso della coda, scatenando qualche malumore.
“Subito è arrivato un militare che, molto gentilmente, ci ha detto di non preoccuparci e di rimanere in macchina – ha proseguito la donna nel proprio racconto – Sono arrivati altri militari che hanno spinto la vettura fino alla postazione dove si trovavano gli operatori sanitari. Una volta eseguito il tampone, i militari sono riusciti a rimettere in moto la macchina, consentendoci di rincasare“.
“So che per qualcuno questo mio racconto potrebbe essere considerato banale, ma non lo è e ho creduto fosse bello da parte mia raccontare quanto di positivo avevo vissuto: credo che, quando qualcuno ci aiuta, sia giusto darne il giusto merito, specie in una situazione difficile come quella che stiamo vivendo – ha ribadito la donna – Immagino cosa sarebbe accaduto se l’Esercito non fosse stato presente: gli operatori sanitari di certo si sarebbero trovati in difficoltà, agli automobilisti non sarebbe stato consentito scendere dalle auto per spingere la mia vettura e avrei dovuto chiamare e attendere il carroattrezzi. Tutto ciò avrebbe causato sicuramente dei disagi e dei ritardi al Covid point. Quindi, grazie ancora”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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