Banca Prealpi SanBiagio, il direttore generale Da Dalto: “Bilancio 2019 conforme alle aspettative”

In vista dell’assemblea di Banca Prealpi SanBiagio, prevista per mercoledì 24 e giovedì 25 giugno (rispettivamente in prima e seconda convocazione), il direttore generale Girolamo Da Dalto (nella foto) ha voluto commentare i dati del bilancio 2019 e presentare una panoramica delle novità più rilevanti della banca come punto di riferimento per l’intero territorio.

“Dopo l’operazione di fusione – ha spiegato il direttore generale di Banca Prealpi SanBiagio, Girolamo Da Dalto – devo dire che i numeri che escono dal bilancio 2019 sono conformi alle nostre aspettative. Numeri che confermano una banca solida e affidabile che ha dimostrato anche la presenza sul territorio grazie a una crescita degli aggregati importante. Questo rafforzamento che la banca è riuscita ad ottenere con questa operazione di aggregazione credo sia fondamentale in un periodo, come quello attuale, di grande incertezza in seguito alla pandemia globale che ha colpito anche le nostre comunità sia sotto il profilo sanitario, sia sotto il profilo economico”.

“Credo sia fondamentale – continua – poter essere un punto di riferimento in questo periodo per i nostri clienti e soci. Banca Prealpi SanBiagio è infatti una banca del territorio che si ispira a valori della cooperazione e del mutualismo. L’utile complessivo per il 2019 è di 15 milioni 248 mila euro ed è un risultato che ci pone anche qui in una buona posizione non solamente a livello del nostro gruppo di Cassa Centrale Banca ma anche a livello nazionale del credito cooperativo”.

Il prossimo 25 giugno l’assemblea dei soci dovrà votare anche il bilancio relativo al primo semestre 2019 di Banca San Biagio del Veneto Orientale e la valutazione del direttore generale Da Dalto è molto positiva: “Un bilancio infrannuale che si è chiuso in utile, 1 milione 265 mila euro, che va ad aggiungersi già ai 15 milioni 148 mila euro della banca post fusione. Questo contribuisce ad accrescere anche quello che è il nostro patrimonio perché il nostro patrimonio civilistico supera i 366 milioni di euro e supera i 376 milioni quale patrimonio ai fini di vigilanza. Numeri importanti che incrementano ancor di più la nostra posizione patrimoniale”.

La raccolta complessiva ha raggiunto i 5 miliardi e 66 milioni con una crescita superiore nell’anno di 500 milioni – precisa – Questi sono dati che riporto raffrontando i dati delle due banche ante fusione e post fusione. A livello di componenti, notiamo che la raccolta diretta ha superato i 2 miliardi 928 milioni di euro. Una componente molto importante per noi è il risparmio gestito assicurativo che ha raggiunto i 900 milioni di euro con una crescita nell’anno di 103 milioni. Per quanto riguarda gli impieghi all’economia, gli stessi si sono dimostrati abbastanza stabili, poco meno di due miliardi e 200 milioni. Dobbiamo tener conto che nell’anno abbiamo smobilizzato crediti non performi e anche questo ha inciso sostanzialmente su quella che è la variazione da un anno a un altro di questo aggregato”.

“Gli indicatori economico-finanziari – aggiunge Da Dalto – sono degli indicatori importanti sia dal punto di vista della qualità del nostro attivo, sia sotto il profilo della consistenza e della solidità. Sono numeri importanti, come ha evidenziato anche un recente report di Banca d’Italia su quello che sarà l’impatto di Covid-19 sulle banche, che ci presentano preparati ad affrontare le incognite che discendono dai problemi dell’economia reale con molte famiglie e imprese che si trovano in difficoltà in questo momento”.

Il nostro territorio si è allargato molto – continua – e noi copriamo 9 Province con i nostri sportelli e con i nostri Comuni di competenza che sono 175. In un periodo non facile, oltre all’aggregazione delle due banche abbiamo aperto delle nuove filiali su territori per noi strategici. Nella Marca Trevigiana abbiamo aperto la filiale di Montebelluna che fa da capofila rispetto a due filiali cosiddette satelliti che sono Cornuda e Pederobba. In Provincia di Venezia abbiamo ulteriormente incrementato la nostra presenza con l’apertura di Campagna Lupia e recentemente, a fine marzo 2020, abbiamo aperto la filiale di Roncade che completa la nostra presenza sul territorio”.

“Come clienti abbiamo ormai quasi 100 mila posizioni di clienti con rapporti attivi – aggiunge il direttore generale Da Dalto – La nostra decisione sull’aggregazione fra le due banche è stata lungimirante perché poter rafforzare un istituto bancario in un momento di incertezza come questo, credo che effettivamente sia stata un’operazione positiva. Una maggiore dimensione contribuisce a raggiungere economie di scala anche nell’ambito del nostro gruppo bancario cooperativo, che è appunto quello di Cassa Centrale Banca, e ci permette anche di affrontare con meno incertezza questo periodo difficile per l’economia e di conseguenza per le banche”.

Per quanto riguarda la nostra operatività in questo periodo di emergenza – conclude – ci vede partecipi con molti interventi in materia di sospensione rate mutuo, allungamento delle scadenze e abbiamo effettuato 3 mila interventi di questo tipo su debiti residui, quindi su debiti da parte di imprese e famiglie, che ammontano a circa 455 milioni di euro. Siamo intervenuti anche per quanto riguarda i finanziamenti “Dl Liquidità”: ne abbiamo deliberati fino a 1500 per importi rilevanti. La nostra presenza è sicuramente una presenza attiva e vogliamo sostenere il territorio e porci come banca di riferimento anche in questo contesto di difficoltà”.

A livello di dimensione, Banca Prealpi SanBiagio è la prima banca del Triveneto mentre come indicatori di redditività, di qualità dell’attivo e di solidità patrimoniale si posiziona fra le prime cinque banche di credito cooperativo a livello nazionale con indicatori ritenuti molto positivi.

All’interno del Gruppo di Cassa Centrale Banca invece, Banca Prealpi SanBiagio è la prima banca per posizione patrimoniale e la prima banca per attivo di bilancio, oltre a essere la prima banca come partecipazioni azionarie. L’attivo di bilancio sfiora i 4 miliardi di euro del bilancio del 2019 e già in questa parte del 2020 sono stati superati abbondantemente i 4 miliardi di euro.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
#Qdpnews.it 

Total
0
Shares
Articoli correlati