Esame superato, venerdì scorso, per la prima volta del bus navetta gratuito messo a disposizione dal Comune. Oggi la replica, ma le sensazioni al debutto sono buone. “Il primo giorno è andato bene, l’affluenza è stata discreta. Ora dobbiamo pubblicizzare l’iniziativa – commenta il sindaco di Tarzo, Vincenzo Sacchet – Non c’è stato alcun intoppo e tutto si è svolto come da programma. Se in futuro dovessero sorgere problemi riguardo orari o fermate, valuteremo eventuali variazioni”.
L’idea è nata dalla necessità di mettere a disposizione un secondo autobus (a costo zero per il cittadino) capace di collegare frazioni come Arfanta e Resera, ad esempio, al capoluogo, oltre a quello che Banca Prealpi ha già avviato il mercoledì per il mercato. “La richiesta è emersa in occasione dell’ultima riunione con i commercianti – spiega Sacchet – In questo modo sarà possibile portare più gente in centro, venendo incontro anche agli anziani o a chi non ha la patente. E per chi ce l’ha può essere l’occasione per lasciare a casa la macchina”.
A mettere a disposizione personale e mezzi sarà la ditta Battistuzzi, che già si fa carico del trasporto scolastico del paese. La navetta prevede due viaggi in andata e due per il ritorno (qui gli orari e le fermate)”. L’investimento del Comune ammonta a circa un migliaio di euro. “Siamo in fase di sperimentazione – fa sapere il sindaco – Il servizio al momento è previsto fino al 26 ottobre, con la possibilità di prolungarlo nel caso i risultati ottenuti dovessero confermare la bontà del progetto”.
E perché no, l’iniziativa potrebbe diventare un ottimo banco di prova nell’ottica di promuovere in futuro una navetta che possa attraversare i punti nevralgici dell’intera Vallata. “Il nostro progetto potrebbe essere un buon punto di partenza”, osserva il primo cittadino, che aggiunge: “A mio avviso, credo sarebbe importante attivare un servizio che possa coprire anche le fasce notturne, magari a pagamento se non sarà possibile renderlo gratuito, capace di collegare i maggiori centri, Conegliano, Vittorio Veneto e Pieve di Soligo. In questo modo si diminuirebbe anche il numero degli incidenti”.
(Fonte: Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
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