Da Tarzo alla Serie B. L’albanese Llullaku torna in Italia… e rinvia il matrimonio, giocherà con l’Entella

E’ tornato dove tutto è cominciato. Azdren Llullaku, attaccante albanese classe 1988 dal passato di Marca, è tornato in Italia. Giocherà al Virtus Entella in Serie B. Il suo nome balzò agli onori delle cronache nell’ottobre del 2016, quando fece il suo esordio con la maglia della Nazionale del trevigiano Gianni De Biasi“L’Italia mi ha dato tanto, in particolare la possibilità di crescere come persona, oltre che come giocatore. L’Italia mi ha dato un posto dove vivere, quindi per me è tutto”,  raccontava due anni fa in una intervista esclusiva (clicca qui per leggerla) a www.gianlucadimarzio.com.

La sua storia commuove. Scappato dalla guerra in Kosovo, Azdren ha trovato pace a Tarzo, dove ha cominciato a muovere i primi passi da calciatore. “La mia prima vera squadra sono stati gli Esordienti del Vallata 1999, quando avevo 13 anni”,  rivelò al sito del guro italiano del calciomercato. Il suo talento lo ha portato in breve tempo a guadagnarsi il salto di categoria, vestendo nel Belpaese le maglie di Conegliano, Sacilese, Sudtirol, Domegliara e Tamai.

Poi l’avventura all’estero, l’ultima in ordine di tempo all’Astana. Prima dell’esperienza con il club kazako, Llullaku si è laureato capocannoniere della Liga 1 rumena andando a segno 16 volte in 20 partite. Ora riparte dall’Italia, che lo riaccoglie a braccia aperte. In primis l’attuale sindaco di Tarzo, Vincenzo Sacchet: “Scappò dalla guerra insieme alla madre ed al fratello. Si sono sempre comportati bene e si sono fatti voler bene da tutti fin dal primo giorno qui a Tarzo – commenta il primo cittadino – Seguo Azdren da appassionato di calcio, prima che da sindaco”.

“Non è da tutti i vantare in paese un ragazzo che gioca in Nazionale e che da pochi giorni è tornato in Italia per giocare in una squadra di serie B”, continua Sacchet. Un esempio di tenacia e voglia di arrivare come sottolinea il primo cittadino. “E’ un ragazzo semplice, che ha sofferto e che conosce bene la parola ‘sacrificio’… un bel cittadino tarzese”, si congratula il sindaco. C’è spazio anche per un curioso retroscena. “Avrei dovuto celebrare il suo matrimonio la settimana scorsa, ma il tutto è stato rinviato causa del suo cambio di casacca”, confessa Sacchet.

(Fonte: Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
(Foto: www.mondofutbol.com).
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