Fauna selvatica e danni in agricoltura, un convegno all’Auditorium Prealpi: “Dai cacciatori un servizio essenziale per la corretta gestione del territorio”

Un convegno ricco di informazione e spunti per il futuro quello di giovedì 24 novembre all’Auditorium di Banca Prealpi SanBiagio a Tarzo. “Fauna selvatica e danni in agricoltura” il titolo dell’incontro che ha visto protagonisti quattro esperti del settore: Paolo Pagnani della Regione Veneto, Arturo Pizzolon e Alessandra Muffato di Avepa e Filippo Codato di Condifesa TVB.

La serata è stata coordinata dall’assessore comunale all’agricoltura Vincenzo Sacchet e ha visto la partecipazione del sindaco e deputato Gianangelo Bof: “Quello che l’Unesco ha definito come ‘tipico’ è il fatto che questa geomorfologia delle colline si sia conservata nel tempo e abbia costruito un paesaggio grazie alla manutenzione umana – ha spiegato il primo cittadino -. L’attività umana è quella che caratterizza in positivo i nostri territori. La fauna selvatica ci deve essere ma con un controllo: una giusta convivenza tra le specie che abitano il territorio”.

Il consigliere regionale Roberto Bet ha aggiunto un ringraziamento soprattutto per il mondo venatorio perché “grazie a questi soggetti che molte volte vengono denigrati dalla società si garantisce il contenimento di certe specie nocive. I cacciatori svolgono, di tasca propria, un servizio pubblico essenziale per la gestione corretta del territorio. Il mondo dell’agricoltura e quello venatorio devono lavorare assieme per garantire il territorio”.

Presente all’incontro anche il presidente della Riserva Alpina di Caccia n. 29, Guerrino Antoniazzi: “Facciamo dalle 260 alle 340 uscite notturne all’anno per cercare di contenere queste specie: un abbattimento dai 30 ai 50 animali l’anno. Noi gestiamo l’alimentazione, il trasporto, le spese che i cacciatori devono sostenere: sono circa mille euro per altana. Punto fondamentale è l’aiuto da parte del Comune: siamo gli unici, in provincia di Treviso, sostenuti dall’amministrazione comunale”. Per Banca Prealpi SanBiagio c’erano il consigliere Ennio Gallon e l’Ufficio agricoltura rappresentato da Luciano Soldan, che ha aggiunto: “Quello di questa sera è un primo momento di confronto per condividere obiettivi e linee, esponendo i problemi e capendo come risolverli”.

Il dottor Pagnani della Regione ha esposto il problema dei cinghiali partendo dalle caratteristiche della specie, arrivando alle misure messe in atto per contenerla e ridurre i danni.

“I cinghiali causano danni economici alle aziende agricole e agli ecosistemi – ha detto Pagnani – perché, per recuperare il cibo, arano danneggiando habitat e siti. Inoltre causano svariati incidenti. Può riprodursi più volte durante l’anno, da 4 a 10 capi, e la durata dello svezzamento è limitata, quindi anche i cuccioli rapidamente consumano colture agricole. Il cinghiale si muove molto nel territorio, vuole nuovi spazi. Il controllo è una delle parti che compone la gestione faunistica, è legittima e di interesse pubblico. I prelievi complessivi, da gennaio 2022 ad oggi, sono intorno ai mille capi. Le categorie da preferire sono le femmine gravide e i piccoli, perché andremo ad incidere sulle caratteristiche che rendono la specie pericolosa e dannosa. Le problematiche sono legate soprattutto alle risorse umane e finanziarie disponibili”.

Successivamente il dottor Arturo Pizzolon e la dottoressa Alessandra Muffato di Avepa hanno esposto gli interventi regionali a sostegno delle imprese agricole per i danni provocati dalla fauna selvatica e il ruolo di Avepa.

“La Regione del Veneto ha istituito il fondo regionale – spiega Muffato – finalizzato alla prevenzione e all’indennizzo dei danni da fauna selvatica e dall’attività venatoria alle produzioni agricole e zootecniche. Per l’annata 2021-2022 sono stati previsti 375 mila euro. L’Avepa provvede alla predisposizione del modello di richiesta di indennizzo dei danni, alla ricezione delle domande di aiuto, alla loro istruttoria e adotta i provvedimenti di concessione del contributo ai soggetti ammissibili all’aiuto. Per presentare la domanda per usufruire dei fondi del bando bisogna recarsi o contattare uno degli sportelli Avepa a Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona o Vicenza”.

Ha concluso l’incontro il dottor Codato di Condifesa TVB, con i fondi mutualistici per il risarcimento dei danni da fauna selvatica, fitopatie e avversità atmosferiche.

“I fondi gestiscono i danni sotto diverse problematiche – afferma Codato – divise in agevolati (godendo anche di un contributo pubblico) e un indennizzo legato agli animali selvatici. Quest’ultimo fondo raccoglie soldi dagli agricoltori, un contributo ridotto che riesce a dare risposte. Riusciamo a dare fino a 300 euro ad ettaro sui seminativi e fino a 500 euro su vigneti, cuticole e frutticoli. Se l’azienda denuncia un danno ripetuto, per più anni, l’indennizzo è ridotto al 50%. Quando viene quantificato, viene detratto un 10% del danno. La denuncia di danno deve essere fatta tramite l’assicuratore di fiducia o chiamando direttamente in consorzio di difesa. Uscirà poi un perito che quantificherà il danno in base al prezzo al quale avete assicurato il prodotto e alle rese nelle polizie assicurative agevolate”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati