Rinviato a data da destinarsi l’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì scorso. La minoranza capeggiata da Adriano Faraon ha richiesto delucidazioni in merito al ricorso di Plavigas contro il Comune, che come altre 25 amministrazioni sul territorio aveva votato per la fusione di Asco Holding (la controllante della società energetica quotata in borsa Ascopiave) in Asco Tlc, dopo l’obbligo di liberarsi delle partecipate “non essenziali ai fini istituzionale dell’ente”, come imposto dalla riforma della pubblica amministrazione.
Nello specifico, “Agire Insieme”, dopo la sconfitta al Tar, ha chiesto la modifica della delibera e la fusione diretta in Ascopiave, l’altra ipotesi che si era profilata al momento di decidere che futuro dare alla controllante del gruppo con sede a Pieve di Soligo.
“La mia proposta è di votare contrario: la situazione è in evoluzione. Riporteremo il caso in consiglio a breve, quando le cose saranno più chiare e definite”, ha risposto il sindaco Vincenzo Sacchet, che poi, su richiesta della minoranza, ha deciso di rinviare il punto.
Pare infatti che Plavigas, di cui fanno parte gli investitori che hanno acquistato le quote di Asco Holding messe in vendita da cinque Comuni nel 2016, sia disposta a lasciare Asco Holding per una cifra che supererebbe i 45 milioni di euro. “A breve la parte privata e Ascopiave, che ad oggi ha sollevato un po’ di problemi, dovrebbero trovare un accordo – ha detto Sacchet – Dopodiché andremo ad analizzare nel dettaglio la legge Madia e riporteremo il caso in consiglio”.
Tarzo, socio di Asco Holding, aveva deliberato per la fusione in Asco Tlc. Una proposta, caldeggiata dalla Lega Nord e dal centro-destra, in modo di trasferire le partecipazioni da una controllante all’altra, evitando che le partecipazioni dei Comuni potessero divenire dei semplici pacchetti azionari e che le amministrazioni locali non potessero più presentarsi nell’assemblea di Ascopiave come un unico ente compatto. Da qui il ricorso presentato dalla Plavigas (poi vinto), favorevole alla fusione in Ascopiave.
(Fonte: Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
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