L’ufficio agricoltura di Banca Prealpi SanBiagio a fianco delle imprese per una crescita sostenibile

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Condivisione e ascolto sono le parole chiave per comprendere il ruolo dell’ufficio agricoltura di Banca Prealpi SanBiagio, uno strumento utile per gli imprenditori del settore primario.

È Luciano Soldan, referente per il settore agricoltura di Banca Prealpi SanBiagio, a spiegare le prerogative dell’ufficio nel quale lavora insieme ai colleghi Silvio Marcon e Laura Serravallo.

“L’ufficio nasce circa due anni e mezzo fa – spiega Luciano Soldan – per la forte volontà del presidente di Banca Prealpi SanBiagio, Carlo Antiga, e del direttore generale Girolamo Da Dalto di dare alla banca un ufficio che potesse interagire con il territorio. L’interazione con il territorio non riguarda solo l’impresa agricola e le famiglie degli imprenditori, ma anche la collaborazione con tutti gli attori della filiera, dalle associazioni di produttori e alle organizzazioni di categoria fino ad arrivare agli studi privati, in modo da essere un punto di ascolto del territorio e delle sue esigenze ma soprattutto della sua progettualità”.

“Ascolto e condivisione sono le due linee guida che ci contraddistinguono – prosegue Soldan – perché ascoltare i messaggi e gli input che arrivano dal territorio, non solo dalle imprese agricole ma da tutti gli attori della filiera, è importantissimo e la condivisione è la seconda parola chiave. Nel momento in cui un’azienda e un imprenditore agricolo hanno un’idea imprenditoriale e trovano delle persone che la condividono, e noi lo siamo perché valutiamo insieme la proposta e l’idea, si supera l’aspetto della condivisione economica perché si accompagnano l’idea e la progettualità con un confronto continuo”.

Un chiaro esempio in cui Banca Prealpi SanBiagio ha condiviso una particolare idea imprenditoriale si trova a Chiarano, nell’azienda agricola Borga Virginio e figli che si occupa di allevamento di bovini da latte, di viticoltura ma anche di coltivazione di seminativi vari.

“La nostra è la classica azienda familiare – spiega l’imprenditore agricolo Terenzio Borga – Mio fratello ha iniziato a 13 anni mentre io ho iniziato a 18 anni, appena finite le scuole, e abbiamo condiviso con mio papà la passione per gli animali. Mio padre non potrà mai essere dimenticato perché quello che ha fatto è incredibile. All’inizio avevamo venti vacche e tanti debiti da pagare ma per fortuna, insieme agli istituti bancari e alle banche di credito cooperativo in particolare, siamo riusciti a crescere e a sviluppare questo progetto”.

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La famiglia Borga è quindi costretta dalle normative sulle quote latte ad acquistare un’azienda e qui inizia il salto di qualità: da una piccola azienda familiare si passa ad aver bisogno di nuovi collaboratori perché dalle venti vacche si arriva al numero attuale di 900 capi.

Terenzio Borga è anche presidente dell’associazione regionale Produttori Latte del Veneto (Aprolav), una realtà che valorizza le eccellenze casearie della Regione Veneto celebrate in manifestazioni come Caseus Veneti e la Rassegna dei formaggi del Grappa.

Un’impresa può guardare al futuro con positività solo se poggia su solide basi e se può immaginare di poter trasmettere a giovani motivati un patrimonio di conoscenze costruito con sacrificio e dedizione.

La figura del giovane Giulio Borga, nipote di Terenzio, incarna proprio questo principio perché sarà anche lui a dover custodire i segreti tramandati dalla sua famiglia con un’apertura importante all’innovazione.

“La nostra realtà – ha aggiunto Giulio Borga -, oltre ai vigneti e alle vacche da latte, negli ultimi cinque anni è andata verso l’energia green. I nostri reflui zootecnici convogliano in una vasca e vengono immessi giornalmente all’interno di un digestore dove, in assenza di ossigeno, avviene una fermentazione che produce biometano. Questo biometano viene estrapolato attraverso delle pompe e viene immesso in un motore che fa girare un alternatore che produce energia elettrica. Noi produciamo circa 290-300 Kilowattora. Oltre al digestato e alla corrente, cediamo l’acqua calda alle industrie che non utilizzano più le loro caldaie”.

Una preziosa svolta green che mostra come l’innovazione tecnologica possa portare il mondo dell’agricoltura a raggiungere ottimi risultati con idee che, grazie al credito cooperativo e al supporto di realtà come l’ufficio agricoltura di Banca Prealpi SanBiagio, possono concretizzarsi in un beneficio tangibile per uno specifico territorio di riferimento.

 

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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