Ok a Tarzo alle modifiche dello statuto di Asco Holding, la minoranza abbandona l’aula

Passano (non senza qualche polemica) in consiglio comunale a Tarzo, le modifiche allo statuto della partecipata Asco Holding, società che controlla il Gruppo Ascopiave. Merito della maggioranza del sindaco Vincenzo Sacchet, a fronte invece di alcune perplessità sollevate dai banchi dell’opposizione.

Il nuovo statuto prevede, tra le altre, l’introduzione di limiti alla circolazione delle azioni detenute dai soci ed il sistema di ripartizione delle quote in caso di recesso, aspetti che verranno discussi oggi nel corso dell’assemblea dei soci. “Le modifiche vanno in aiuto ai Comuni, ai quali è affidato maggiore potere sulla holding – ha premesso il primo cittadino – Inoltre possono contare sul parere favorevole di più avvocati”.

Scettico il gruppo di minoranza capeggiato da Adriano Faraon, che ha sottolineato la mancanza di un documento in sede di approvazione della delibera. Il capogruppo di “Agire Insieme”, in particolare, ha richiamato l’atto con cui nove Comuni trevigiani hanno citato in giudizio Asco Holding, obiettando “le gravi irregolarità commesse nella gestione della stessa, con il fondato sospetto che sia stato arrecato danno al patrimonio societario ed agli interessi dei Comuni soci”.  “Che abbiano ragione o meno non posso saperlo”, ha detto Faraon, che poi ha chiesto, senza successo, l’annullamento del punto all’ordine del giorno.

“Siamo qui esclusivamente per tutelare gli interessi dei nostri cittadini”, ha risposto perentoriamente il sindaco, prima di passare al voto. Un voto al quale Faraon ha preferito non presenziare, abbandonando l’aula insieme al consigliere di minoranza Roberto Favero. Il collega di lista Andrea Tessari, invece, ha preferito l’astensione.

(Fonte: Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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