Domenica scorsa 10 novembre, vigilia di San Martino Vescovo patrono di Navolè, la chiesa parrocchiale ha riaccolto dopo 16 anni le tele dedicate alla Beata Vergine del Santo Rosario e a Sant’Urbano Papa Martire.
I due grandi dipinti ad olio su tela, dalle dimensioni approssimative di 180 x 90cm, entrarono nelle pagine di cronaca dei quotidiani locali nell’estate del 2008, quando furono oggetto di un furto ad opera di ladri rimasti ignoti.
Recuperati dai Carabinieri tre anni più tardi, a causa delle loro precarie condizioni aggravate dalle conseguenze dell’atto doloso, si preferì custodire i dipinti in un luogo sicuro nell’attesa di provvedere alla necessaria riparazione. L’accurato intervento di pulizia e restauro delle tele e delle cornici, che ha fatto riemergere dalla scura patina del tempo la brillantezza dei colori originali e le immagini dei santi che erano diventate quasi illeggibili, è stato affidato al professor Giuseppe Dinetto del Laboratorio d’arte e restauro Nuova Alleanza di Ponzano Veneto.
I lavori sono stati interamente finanziati dalla ditta LEGNOX Spa di Lorenzo Bucciol, non nuova ad operazioni di valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, avendo sostenuto in passato anche il restauro del grande quadro “La Maddalena e la Croce” della chiesa parrocchiale di Gorgo al Monticano, opera del pittore di scuola veneziana Francesco Pittoni.
Nel sottolineare il ruolo fondamentale dell’iniziativa privata nella salvaguardia dei beni culturali, il parroco don Angelo Arman ha ringraziato LEGNOX per aver contribuito a riconsegnare alla comunità una memoria importante della sua storia e del suo sentimento religioso. Parole di gratitudine sono state rivolte anche alla Banca Prealpi SanBiagio di Gorgo al Monticano, vicina alle esigenze delle parrocchie di Gorgo e Navolè.
I dipinti sono opera di Giuseppe Mares, pittore di Treviso, che li realizzò nel 1862 come si può desumere dalla firma e dalla data riportate in uno dei due quadri e da una ricevuta di pagamento del 5 luglio dello stesso anno conservata nell’archivio parrocchiale.
Nello specifico, una tela raffigura la Beata Vergine del Santo Rosario con San Rocco Confessore e un santo domenicano, mentre l’altra Sant’Urbano Papa Martire con San Sebastiano e Sant’Antonio Abate.
Sono descritte nella relazione della visita pastorale del vescovo monsignor Giuseppe Zaffonato nel 1946 che le vede collocate sopra le porte delle sagrestie in fondo alle due navate e le identifica nelle primitive pale dei due altari laterali della chiesa vecchia. La precedente chiesa fu demolita nel 1928 per lasciare posto ad un edificio di culto di maggiori dimensioni che potesse rispondere all’incremento demografico del tempo.
All’evento erano presenti il restauratore prof. Giuseppe Dinetto che ha esposto una relazione tecnica sulle varie fasi dei lavori, il prof. Pier Carlo Begotti con un inquadramento storico della pieve di Navolè e il prof. Giuliano Ros, esperto d’arte dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo – Le vie dei Santi”, che ha proposto un’agiografia dei santi raffigurati nelle tele.
All’appuntamento erano presenti anche monsignor Corrado Pizziolo, vescovo della nostra diocesi, il parroco don Angelo Arman, il vice presidente di Banca Prealpi SanBiagio Flavio Salvador, Marco Zabotti direttore scientifico dell’istituto diocesano “Beato Toniolo – Le vie dei Santi”, Lorenzo Bucciol titolare di LEGNOX SpA e una rappresentanza della Banca Prealpi SanBiagio di Gorgo al Monticano.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
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