Si è svolta questa mattina, al Parco Broli, la tradizionale “Festa degli alberi”, in collaborazione con l’amministrazione comunale e la biblioteca. Un evento che come da tradizione segna l’inizio della primavera a Tarzo, allo scopo di sensibilizzare gli alunni della scuola primaria in tema di rispetto ambientale. La giornata, promossa dall’amministrazione comunale, con il prezioso contributo degli alpini e della sezione tarzese dei fanti, ha visto la partecipazione di circa una settantina di bambini di terza, quarta e quinta elementare.
Dopo un primo momento di formazione all’interno dell’istituto, che ha visto anche la consegna di materiale didattico da parte di Banca Prealpi, le classi si sono spostate all’aperto, raggiungendo il parco Broli. Qui i piccoli alunni hanno potuto cimentarsi nella messa a dimora di alcune piante di olivo, una coltivazione un tempo presente in tutta la Pedemontana e che il Comune intende recuperare, segnando al tempo stesso un ritorno al passato.
A rappresentare l’amministrazione comunale: il sindaco Vincenzo Sacchet, il suo vice Gianangelo Bof e l’assessore Michela Cesca. “La festa degli alberi ormai è una tradizione, qui a Tarzo si svolge ormai dal 1982 – ricorda l’assessore all’ambiente Cesca – E’ un momento importante per le scuole: anch’io da bambina vi ho partecipato. Mi è sempre rimasto un bellissimo ricordo di questa giornata e spero che possa essere lo stesso per i bambini di oggi, segnando un punto d’inizio verso una maggiore attenzione verso l’ambiente”.
Ad impreziosire la mattinata, al tempo stesso lanciando un segnale importante, anche la presenza dei Carabinieri forestali. “La cura del territorio è fondamentale. Queste giornate devono sensibilizzare non solo i ragazzi, ma tutta la popolazione – sottolinea Carlo Pilat, appuntato scelto della stazione di Valdobbiadene – La festa degli alberi è stata istituta nel 1951 dall’allora Ministero dell’agricoltura e delle foreste e sempre di più ha preso piede in tutta Italia”.
“Mi sono specializzata in ovicoltura in occasione della mia tesi di laurea – spiega l’esperta Teresa Franceschet, curatrice del progetto – Il mio lavoro è piaciuto molto al Comune, che così ha deciso di sfruttare alcune aree del paese per la piantumazione di questa pianta. Al momento abbiamo piantato 155 olivi, tutti di varietà più o meno autoctone, e il nostro obiettivo è quello di arrivare un giorno a produrre l’olio del Comune di Tarzo. Si punta sempre sul Prosecco, ma in questo caso l’amministrazione ha deciso di percorre un’altra strada”.
“Sono quasi quarant’anni che partecipiamo direttamente a questa iniziativa e speriamo che la giornata possa ripetersi ancora per parecchi anni – ricorda con orgoglio Michele Zuanella, capogruppo degli alpini di Tarzo – Lo scopo della giornata è quello di insegnare ai bambini l’importanza dell’albero, come patrimonio da preservare ma anche come materiale”.
(Fonte: Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
(Intervista video a cura di Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
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