L’ultima ordinanza regionale di Luca Zaia prevede un piano di sicurezza comunale sul tema dei mercati settimanali: piano di sicurezza che deve essere completo di perimetrazioni, di controlli organizzati, di un varco di entrata e di uscita per il normale svolgimento del mercato stesso.
Ma come si stanno organizzando i Comuni, anche quelli più piccoli?
Il sindaco di Tarzo Vincenzo Sacchet ha spiegato che si farà il mercato nel suo Comune, come è da tradizione per ogni mercoledì.
“Mentre durante il primo lockdown erano ammesse solamente le bancarelle di generi alimentari, stavolta potranno lavorare tutte: non ci saranno esclusioni. – ha spiegato Sacchet – Il mercato, quindi, sarà sempre lo stesso, con un’entrata, un’uscita e dei controlli”.
“Ci saranno dei controlli in termini di presenze perché, come dice l’ordinanza, è necessario regolamentare i flussi. – ha proseguito il primo cittadino – Su questo fronte, ci saranno dei volontari impegnati nel controllare quello che è il rispetto delle norme”.
Nel corso del primo lockdown, a Tarzo il mercato era ripreso il 22 aprile, mentre altre città, come ad esempio Conegliano, ancora stavano valutando la possibilità di consentire nuovamente il mercato rionale (qui l’articolo).
Mercato che era ripreso solamente per assicurare l’offerta di generi alimentari, mentre lo stop per i prodotti merceologici era ancora attivo.
Solamente un mese dopo, il mercato aveva potuto ritornare alla normalità, con quella sfilata di prodotti che era solito offrire.
Uno scenario diverso da quello attuale, dove i prodotti proposti non cambieranno, anche se ci saranno dei controlli maggiori.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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