Quali sono i meccanismi che regolano il mondo dell’editoria? Una domanda a cui ha risposto Roberto Da Re Giustiniani della casa editrice Kellermann di Vittorio Veneto, nel corso di un incontro del gruppo di lettura del Comune di Tarzo, tenutosi ieri sera, lunedì 13 gennaio, nella centralissima biblioteca civica.
In un panorama dove si stanno imponendo il sistema dell’autopubblicazione e l’e-commerce, è ancora possibile fare della buona editoria secondo Da Re, sebbene lo scenario generale non sia dei migliori, o meglio, le percentuali di vendite, e quindi di lettori, non siano più lontanamente paragonabili a quelle di un tempo.
Secondo i dati forniti dall’editore, ospite della serata, in Italia ammonta a circa 4.900 il numero di case editrici operanti, risultano tali persino quelle realtà che abbiano pubblicato anche solo un’opera, delle quali 2.500 lavorano con un progetto editoriale definito.
I grossi gruppi, invece, detengono ben l’80 percento dello spazio di vendita, cifra che rende più complessa la distribuzione per i piccoli editori.
“Circa il 60 percento dei lettori tra i 15 e i 70 anni ha letto soltanto un libro all’anno, mentre scende al 40 la percentuale di quanti ne leggono tre o di più. – ha spiegato Da Re Giustiniani – Il mercato dell’e-book, invece, non funziona. Al contrario, sono in aumento gli audiolibri e l’e-commerce, come gli eventi legati al mondo del libro”.
In sostanza, la difficoltà di trovare acquirenti e lo studio degli strumenti che rendono riconoscibile il prodotto-libro, ovvero la copertina e l’impaginazione, sono le sfide che caratterizzano il lavoro quotidiano di un editore, ma secondo Da Re la realizzazione di un prodotto di qualità sarebbe ancora la via per potersi distinguere e fare la differenza.
“Mi piace pubblicare ciò che non c’è in libreria e non si trova in Internet” – ha confessato l’editore al termine dell’incontro.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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