Centoquattro anni di vita e quasi 75 di professione religiosa: un importantissimo traguardo per suor Lamberta, al mondo Irma Milan, delle Francescane di Cristo Re, festeggiata ieri, mercoledì 15 marzo, nella residenza “Villa Bianca” di Tarzo.
Nel salone polifunzionale della casa di riposo di via Bellavista si sono riuniti direzione, personale, parenti, amici e il vicesindaco di Tarzo Antonella Pol, per celebrare un compleanno così prestigioso per la religiosa, a Villa Bianca dal 2019.
Classe 1919, suor Lamberta è originaria di Sesto al Reghena (Pordenone) e ha dedicato tutta la sua vita al prossimo, come testimonia la frase che suole ripetere, riportata sulla parete della sala per l’occasione della festa: “Non stanchiamoci mai di fare del bene, costi quel che costi!”.
Entrata in convento a 28 anni (“volevo farmi suora a 15 anni – afferma suor Lamberta -, ma la mamma mi chiese di rimanere a casa per aiutarla a crescere i miei fratellini”), la religiosa si avvia a compiere 75 anni di vita consacrata: in passato ha operato in varie strutture dell’Ordine – in particolare al Santuario delle Grazie a Preganziol e a Feltre – a contatto con i bambini e attiva nei vari servizi di casa.
Come confermano dalla struttura tarzese, suor Lamberta, pronta e lucidissima, in occasione della festa ha rievocato “la sua lunga e incredibile storia di vita”. Quarta di dodici fratelli, ricorda sempre con dolore le tragiche vicende della seconda Guerra mondiale, durante la quale la sua famiglia versava in condizioni di miseria: “La povertà in cui vivevamo non è immaginabile. Non avevamo niente, niente, niente. La mamma diceva di avere mangiato, e invece digiunava per lasciare a noi figli qualcosa in più”.
“Dopo l’armistizio – ha ricordato ancora la religiosa 104enne – mio padre, che parlava bene il tedesco, incontrò per strada un soldato della Germania che chiedeva aiuto. Lo portò a casa e lo tenemmo con noi, nelle due stanze che avevamo, fino alla fine della guerra. Potevamo essere fucilati, ma per noi non era un nemico, era prima di tutto un uomo, un fratello, un figlio di Dio. Noi abbiamo aiutato lui, e il Signore ha salvato mio fratello prigioniero in Germania e i due fratelli ostaggi in carcere a Venezia”.
(Foto: Villa Bianca Tarzo).
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