A Trevignano l’assemblea provinciale dell’Avis, le donazioni sono in aumento, 90 iperimmuni donano il plasma

Si è svolta oggi, sabato 22 maggio, al centro parrocchiale di Falzé di Trevignano, la 64esima Assemblea dell’Avis Provinciale di Treviso, organizzata grazie all’impegno delle Avis Comunali della Montelliana: Caerano di San Marco, Cornuda, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Trevignano e Volpago del Montello.

Vanda Pradal, presidente dell’Avis Provinciale di Treviso, ha salutato i 250 delegati, in rappresentanza delle 89 Avis Comunali della Marca Trevigiana con una nota positiva: “Grazie all’impegno di tutti i volontari – ha detto -, il 2020 ha confermato la tenuta della nostra associazione in risposta alle necessità del territorio e al contempo sono state soddisfatte tutte le richieste di sangue ed emocomponenti avanzate dall’Azienda sanitaria”.

Intanto, aumenta il numero di giovani donatori sotto i 35 anni che hanno deciso di aderire all’Avis. Nel corso del 2020, l’anno più duramente segnato dalla pandemia di Covid-19, ben 1.522 ragazzi e ragazze della provincia di Treviso.

Significativo il bilancio complessivo: i 33.564 soci iscritti all’Avis in provincia di Treviso hanno garantito nel corso del 2020 un totale di 46.071 donazioni, con un decremento del 5.19% rispetto all’anno precedente legato al contesto epidemiologico.

La flessione riguarda il sangue raccolto mentre la raccolta di plasmaferesi segna un aumento del 2,82% e un più 4,50% in riferimento alle piastrine. Inoltre, ben 90 volontari Avis che hanno permesso la raccolta di 205 unità di plasma-iperimmune impiegato nella terapia dei pazienti Covid-positivi.

Su scala provinciale il totale dei nuovi donatori per l’anno 2020 è pari a 2.362: 944 tra i 18 e i 25 anni, 578 tra i 26 e i 35 anni, 438 (36-45 anni), 333 (46-55 anni) e 69 (56-65). I dati sono in linea con il 2019 ma assumono un valore ancora maggiore considerando le criticità della pandemia. Nel complesso i donatori incidono sulla popolazione residente in Provincia di Treviso per il 3,94%.

Tra i presenti i sindaci di Montebelluna Elzo Severin, Trevignano Ruggero Feltrin e Caerano San Marco Gianni Precoma, il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, e il Prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà .Con la 64esima assemblea provinciale dell’Avis termina il mandato della presidente Vanda Pradal per otto anni alla guida dell’associazione.

“Grazie a tutte le persone che ho avuto modo di incontrare e di conoscere durante il mio mandato – ha detto la presidente uscente – Aggiungo la mia rinnovata quanto profonda gratitudine a tutti i volontari, linfa vitale della nostra associazione, presenti senza mai tirarsi indietro. Grazie a tutti per il grande lavoro e la sensibilità avuti in ogni momento per trovare soluzioni e dare risposta ai più fragili”.

Durante il suo mandato è stato creato l’Ufficio di Chiamata strutturato a livello provinciale, consentendo di migliorare l’afflusso delle donazioni per rispondere con maggiore efficacia ai bisogni, garantendo l’autosufficienza, la tempestività e la continuità del dono. Forte è stata la presenza dell’Avis nelle scuole.

“L’Avis è arrivato alla sua sessantaquattresima assemblea – ha detto Vanda Pradal – ed è ancora meravigliosamente giovane. Mi auguro che i valori dell’etica e della responsabilità siano sempre i punti cardinali per chi sarà chiamato a tracciarne l’avvenire. Senza mai smettere di imparare gli uni dagli altri”.

E ad augurarsi una continuità è il direttore generale dell’Asl Marca Trevigiana Francesco Benazzi: “Da parte sua un lavoro e una collaborazione straordinari. Una persona iperattiva che ha rappresentato in modo eccellente un mondo che è importantissimo per la sanità veneta e nazionale e che si sta anche incrementando nei numeri”.

Il direttore Benazzi, prima, dell’inizio dell’Assemblea, si è anche soffermato sulla situazione sanitaria e sull’imminente allentamento delle restrizioni sanitarie: “Sì, la paura di stare insieme sta per passare – ha detto -, lo si è visto oggi al passaggio del Giro d’Italia. La vaccinazione ai ragazzi? Non dipende da noi ma, dopo il 15 giugno, dovremo iniziare a lavorare per vaccinare il resto della popolazione, anche attraverso un servizio H24 che consentirebbe a chi lavora di andarsi a fare il vaccino, a Ponte di Piave e Treviso, anche a mezzanotte”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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