Le prime segnalazioni del ritrovamento di piccoli sassi disegenati arrivano da Musano di Trevignano.
La signora Paola ha postato nella pagina Facebook “Treviso e provincia – Ieri e oggi” un mucchietto di sassi decorati con vari soggetti, lasciati vicino aduna chiesetta di campagna.
Non sapeva perchè quei piccoli ciottoli, disegnati da una mano anonima, fossero lì a terra senza apparente motivo, ma l’arcano è presto svelato: qualcuno a Trevignano ha accolto l’invito di “Un sasso per un sorriso”, iniziativa social che, dall’inizio di marzo, sta contagiando uomini e donne di ogni età, bambini, famiglie, insegnanti delle scuole primarie e chiunque ha voglia di strappare un sorriso a chi troverà per strada questi piccoli messaggi di ottimismo.
Gli autori non sono artisti, o comunque non tutti. Ma si sono messi alla prova con la voglia di disegnare, stupire e donare un po’ di allegria, facendo trovare un sasso colorato con mille fantasie e fantasiosi soggetti, lasciato nelle piazze, agli angoli delle strade, sulle panchine, nei giardini pubblici e nei luoghi maggiormente frequentati dalle persone e soprattutto dai bambini.
L’idea originale è diventata virale grazie ai social. Quasi 59 mila follower stanno seguendo la pagina ufficiale del gruppo #unsassoperunsorriso, che diffonde la proposta nata da Heidi Aelling, di origini svizzere ma residente a Recanati.
Una parente in Svizzera l’aveva iscritta a un gruppo simile, due anni fa, nato con lo scopo di far viaggiare i sassi disegnati da una città all’altra.
Macchie di colore e piccoli capolavori, capaci di regalare sorrisi a chi li trova, in particolare i bambini.
In Italia si registrano adesioni da un centinaio di città. In provincia di Treviso l’iniziativa non è ancora molto diffusa, ma potrebbe diventarlo.
Basta seguire l’esempio di una maestra di Pasiano di Pordenone, che ha invitato 35 alunni della scuola primaria a decorare sassi e lasciarli in giro per il paese.
Proposta accolta con entusiasmo dai piccoli e dai genitori. “Un sasso per un sorriso” si è allargata anche nel mondo, con membri in Svizzera, Spagna, Stati Uniti, Germania, Francia, Australia, Thailandia.
Articoli giornalistici raccontano di bambini che si sono staccati dalla televisione e di intere famiglie che si divertono disegnando sassi, per poi andare a passeggiare e lasciarli dove qualcuno li raccoglierà. Ma il gran divertimento sta anche nel cercarli e trovarli.
Come si aderisce all’iniziativa dei “sassi sorridenti”? Funziona così, secondo le istruzioni date dal gruppo: bisogna cercare dei sassi di qualsiasi forma (per strada o in campagna, ma non in spiaggia); comprare dei colori acrilici in tubetto, o vasetto, e pennelli, si possono usare anche pennarelli acrilici e spray acrilico (per proteggere i sassi colorati dalla pioggia e dalla polvere). Poi basta liberare la propria creatività.
“Dietro il sasso va scritto “Mostrami su Un Sasso Per Un Sorriso gruppo facebook”, va messo il proprio nome e nascosto il sasso nella natura (al parco su panchine, muretti, sui giochi, ma senza lasciarli dove non vengono trovati).
Comunica nel gruppo in che città e zona li hai nascosti. “E se trovi “Un sasso per un sorriso” postalo sul gruppo! Il sassorriso lo puoi tenere o rimettere in giro!” è l’invito che arriva da Heidi.
L’importante è essere animati dalla gioia di poter regalare sorrisi, con la semplicità di un sasso colorato.
(Foto: Facebook).
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