Confronto tra ex sindaci a Trevignano: Gino Pozzebon sfiderà Franco Bonesso. “Metterò a disposizione la mia esperienza e il mio tempo libero”

Nelle prossime elezioni amministrative a Trevignano ci sarà un confronto diretto tra due ex sindaci: a sfidare Franco Bonesso, candidato sindaco del gruppo “Per Trevignano”, sarà l’ex primo cittadino Gino Pozzebon, classe 1940.

Per la competizione elettorale del prossimo 12 giugno, infatti, è nata una lista civica che sosterrà l’ex sindaco Pozzebon: si tratta di “Progetto Trevignano”, una nuova realtà frutto dell’accordo fra Lega e Fratelli d’Italia, cui si aggiungono delle persone del tutto indipendenti da qualsiasi partito ma che si riconoscono nello spirito civico e che si mettono al servizio dei cittadini per il bene del proprio Comune.

“Progetto Trevignano” ha individuato nella figura di Pozzebon, imprenditore in pensione, la persona più adatta per amministrare Trevignano nei prossimi 5 anni.

“Ho cominciato a lavorare a 14 anni e poi a 20, con una valigia in mano, sono emigrato a Milano per andare all’Autobianchi – spiega il candidato sindaco di ‘Progetto Trevignano’ -, lì sono rimasto per una decina d’anni, dopodiché sono rientrato a Trevignano e ho aperto un’attività imprenditoriale impiantistica che, sviluppandosi nel tempo, è diventata una delle prime industrie del settore. Con la congiuntura del 2010 l’azienda ha incontrato delle grosse difficoltà e questo ha portato alla sua chiusura”.

“Questa però è una pagina chiusa che ormai appartiene al passato – continua -, ma che comunque mi ha segnato e cambiato facendomi cogliere degli aspetti della vita, dell’essere umano e delle sue fragilità che prima non conoscevo. Posso con serenità affermare che ne sono uscito umanamente arricchito. Sono stato sindaco di Trevignano dal 1993 al 2002 e in questo arco di tempo abbiamo realizzato molte opere. Un lavoro che non scorderò mai è la realizzazione della mia prima opera pubblica: il nuovo acquedotto e la chiusura dei vecchi, in quanto in quel periodo avevano dei grossi problemi di inquinamento da Atrazina e l’Ulss li aveva fatti chiudere”.

“Allora era già da sei mesi che l’acqua potabile veniva fornita alla popolazione dai Vigili del fuoco – continua -. In 3 mesi è stato realizzato un nuovo pozzo di 250 metri di profondità e, come il primo amore, non si scorda mai. In seguito, abbiamo preso per mano le piazze, le scuole e l’auditorium, abbiamo completato Casa Zanatta e ristrutturato Villa Onigo. A chiusura del mandato la mia amministrazione ha lasciato un pacchetto di lavori pubblici finanziati e appaltati per un valore di circa 6 milioni di euro”.

“Oggi sono pensionato e porto avanti serenamente la mia vita – aggiunge -. Alcuni amici mi hanno chiesto di candidarmi a sindaco e io ho deciso di mettere a disposizione di Trevignano la mia esperienza e il mio tempo libero, visto che ora non sono distratto da altre occupazioni. Abbiamo messo insieme un bel gruppo di persone che io ritengo in primo luogo uomini e donne di buon senso, animati dalla volontà di fare qualcosa di buono per Trevignano”.

“Ne sono certo – conclude – e per questo ho accettato questa sfida: l’aver messo insieme la mia lunga esperienza e il fervente dinamismo di questo gruppo rappresenta il mix giusto per poter garantire un governo sicuro e affidabile al nostro Comune, capace di realizzare i programmi prefissati e di dare risposte rapide e certe ai problemi che si incontreranno nella via. Spero che questa possa essere anche la convinzione dei nostri cittadini”.

(Foto: Progetto Trevignano).
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