Domani a Falzè di Trevignano la solenne concelebrazione eucaristica di ringraziamento per la proclamazione del venerabile Padre Bernardo Sartori

C’è grande attesa a Falzè di Trevignano per la solenne concelebrazione eucaristica di ringraziamento per la proclamazione del venerabile Padre Bernardo Sartori, missionario comboniano nato proprio a Falzè il 20 maggio del 1897 e morto il 3 aprile del 1983 in Uganda.

La funzione religiosa, prevista per domani, 1° maggio, alle ore 19.30, sarà presieduta da Monsignor Michele Tomasi, vescovo di Treviso, e vedrà la presenza del postulatore, padre Arnaldo Baritussio, e del superiore della Provincia comboniana d’Italia, padre Fabio Baldan (Al termine della celebrazione ci sarà un momento conviviale per tutti i presenti).

Padre Bernardo Sartori ha dedicato la sua vita al Vangelo e al popolo ugandese: visse in prima persona come soldato la Prima guerra mondiale, un’esperienza difficile nella quale ha approfondito la sua fede in Dio, il suo amore nei confronti della Madonna e soprattutto il suo spirito di servizio alle persone, in modo particolare ai sofferenti.

Il 31 marzo del 1923 venne ordinato sacerdote dal Beato Monsignor Giacinto Longhin, vescovo di Treviso. Dal 1923 al 1927 fu animatore propagandista a Venegono, Padova, Verona e Brescia e nel 1927 si trasferì a Troia (Foggia) come fondatore e superiore del seminario missionario.

Il 30 maggio 1933 la chiesa di Troia venne consacrata da monsignor Farina con il titolo di Santa Maria Mediatrice di tutte le Grazie. Il 5 novembre 1934 partì per l’Uganda con destinazione Arua: in terra africana spese la parte più lunga della sua vita, quasi 50 anni di lavoro.

Tanti gli eventi che sconvolsero quel difficile periodo storico: la Seconda guerra mondiale con la fine del colonialismo e le tensioni per l’indipendenza, le sofferenze legate alla dittatura militare di Idi Amin Dada, la terribile esperienza della guerra civile con la caduta della dittatura, la “liberazione” dei tanzaniani e la successiva situazione d’insicurezza e di lotte intestine.

Padre Sartori, forte della sua fede nella madre di Cristo, non si è mai ritirato ed è stato un punto di riferimento per la popolazione locale fino all’ultimo dei suoi giorni.

Raggiunse la Casa del Padre nel giorno di Pasqua del 1983 mentre adorava Cristo risorto davanti al tabernacolo: appena si diffuse la notizia della sua morte cominciò la processione interminabile della popolazione.

La sua salma venne portata in chiesa, che si riempì di gente in preghiera; anche di notte a centinaia rimasero a vegliare, a pregare e a cantare per lui. Al suo funerale partecipò una folla immensa, che volle ricordare il missionario originario di Falzè di Trevignano in un clima di festa misto al dolore per la sua perdita.

Sono tante le opere di bene legate all’attività di Padre Bernardo Sartori in Africa, dove fece edificare diverse chiese dedicate alla Madonna e contribuì allo sviluppo sociale della popolazione locale.

(Foto: web).
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