Sono partiti venerdì scorso, nell’area retrostante la scuola primaria “Tommaseo”, tra le vie Vivaldi e Rossini, a Falzè, i lavori per la realizzazione del nuovo asilo nido comunale, parzialmente finanziato dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del Pnrr.
L’intervento, il cui progetto esecutivo è stato approvato dalla Giunta Bonesso lo scorso ottobre e finanziato con 720mila euro di fondi Pnrr e 400mila del Comune, prevede la costruzione di un edificio scolastico che ospiterà 30 bambini, di cui 24 divezzi e 6 lattanti, disposto su un unico livello al piano terra con area verde per le attività esterne e il gioco dei bambini. Ad eseguire i lavori, che da contratto dovrebbero concludersi entro fine anno, la Ditta Giove Costruzioni Srl.
“L’edificio sarà realizzato utilizzando moderne tecnologie – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Sorio – Saranno adeguate anche le aree esterne, creando un ingresso appropriato all’area. Un edificio diviso internamente in diverse aree funzionali, con un’area di ingresso che funge da filtro termico e conduce a uno spazio per il deposito delle carrozzine. Da qui, un ampio spazio centrale accoglie i visitatori e dà accesso al vari ambienti”.
In particolare, a destra si trovano la zona dedicata ai lattanti con servizi, una stanza per il riposo e uno spazio per la preparazione delle pappe. A sinistra, ci sono invece gli spazi per i divezzi, suddivisi in due sottogruppi come da normativa. Anche i divezzi dispongono di servizi dedicati: una stanza per il riposo collegata al soggiorno e un’area per il porzionamento dei pasti, situata centralmente per servire entrambi i gruppi. Inoltre sono presenti una segreteria, un deposito per materiali di pulizia e spogliatoi per educatori e personale ausiliario.
“La struttura sarà classificata Nzeb (Nearly Zero Energy Building), cioè un edificio ad alta efficienza energetica, il cui funzionamento richiede una quantità minima di energia rispetto agli edifici attuali – conclude l’assessore – Questa tecnologia include sistemi di monitoraggio, recupero e limitazione della dispersione di energia. Nel progetto le tecnologie comprendono: termo isolamento a cappotto, impianto fotovoltaico, pompa di calore, sistemi di monitoraggio dell’energia elettrica, sensori di presenza e dimmerazione, impianto di recupero idrico e ventilazione meccanica con recupero di calore”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Comune di Trevignano)
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