Il Covid si è portato via Mario Bedin, dirigente della Fulgor e cuoco: persona molto attiva nel volontariato di Trevignano

“Una notizia che non avremmo mai voluto dare, oggi purtroppo è scomparso il nostro caro dirigente e barista Mario Bedin”.

L’annuncio della morte di Mario Bedin, 66 anni di Signoressa di Trevignano, sulla pagina social della società calcistica Fulgor di Trevignano in cui esprimeva le condoglianze alla famiglia, ha scosso, questa mattina, l’intero paese. Il Covid se l’è portato via.

Mercoledì 31 marzo era stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Montebelluna e nella stessa notte trasferito al reparto di terapia intensiva del Cà Foncello di Treviso. Ha lottato fino all’ultimo, la notte scorsa il decesso.

Mario era una vera istituzione per Trevignano, attivissimo nella vita sociale. Un passato da cuoco, apprezzatissimo, aveva iniziato da ragazzo a fare stagion a Jesolo per poi diventare cuoco nella storica trattoria di Falzè da Giorgio Schiavon.

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Successivamente è stato assunto come responsabile della mensa aziendale alla Benetton e per 12 anni della Diadora.

Dopo una breve parentesi alla Gemeaz ha concluso la sua carriera alla Dal Bello di Cavaso del Tomba, andando in pensione a 64 anni dopo 48 anni di carriera.

Persona instancabile e di grande cuore, una volta in pensione si è dedicato completamente al sociale. Fin da giovanissimo si era dedicato alle attività della parrocchia e per 20 anni si era occupato della cucina della sagra di Signoressa.

Con maggiore tempo libero Mario a disposizione la sua esperienza e il suo entusiasmo a diverse associazioni.

E’ stato tra gli animatori della Festa della Birra ed è entrato a far parte attivamente anche del Gruppo Alpini: “Era una persona di cuore, amato e benvoluto da tutti. Dove c’era da dare una mano lui era sempre presente”, lo ricorda il genero Mirco Lant.

Da quattro anni aveva iniziato a collaborare con la società calcistica Fulgor di Trevignano. Il nipote Simone giocava tra le fila della categoria Giovanissimi regionali e lo seguiva con passione, insieme col genero Mirco, anche in ogni trasferta.

Anche quando il nipote ha smesso di giocare a calcio – sottolinea il dirigente della Fulgor, Livio Michielinha continuato a collaborare con la nostra società, gestendo il bar e mettendo a disposizione la sua grande esperienza di cuoco. Quando è iniziata l’emergenza sanitaria si è preso lui l’incarico della misurazione della temperatura agli atleti”.

Negli ultimi anni si era dedicato anche a un’altra passione, la coltivazione degli orti, entrando a far parte del progetto degli orti sociali: “Non più tardi di due mesi fa – racconta il vicesindaco Dimitri Feltrin, responsabile del progetto degli orti – mi aveva inviato orgogliosamente le fotografie degli orti”.

Mario Bedin lascia la moglie Maria Rosa, la figlia Cristiana con Mirco, i nipoti Simone e Giada e le sorelle Silvana e Anna. Il funerale si terrà giovedì 8 aprile alle 15 nella chiesa parrocchiale di Signoressa.

(Foto: per gentile concessione della famiglia).
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