Inaugurato il nuovo Distretto sociosanitario: “Una struttura più vicina ai cittadini”

Inaugurato oggi giovedì pomeriggio il nuovo Distretto sociosanitario di via Schiavonesca Vecchia 10 a Giavera. Una struttura lungamente attesa, come ha testimoniato non solo l’ampia partecipazione di autorità (sindaci ed ex amministratori di Giavera, Trevignano, Volpago, Nervesa della Battaglia, il direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana Francesco Benazzi, la maggioranza consiliare, il consigliere regionale montebellunese Marzio Favero) e di cittadini (un centinaio).

In base alla convenzione tra l’azienda sanitaria e i Comuni di Volpago, Giavera e Nervesa, l’obiettivo è stato di trasferire i servizi dal vecchio stabile di via del Bolè, un tempo sede di una scuola professionale, ad una struttura moderna e non molto distante, che è stata benedetta oggi da don Tarcisio e don Dionisio prima del taglio del nastro.

Vengono così ampliati i servizi a disposizione di una popolazione di oltre 20 mila abitanti a sud del Montello: anagrafe sanitaria, Centro Unico Prenotazioni, cassa, vaccini, prelievi, visite, prestazioni ambulatoriali e anche piccoli interventi chirurgici.

Le caratteristiche che hanno reso il nuovo sito strategico sono la vicinanza all’area parcheggio e al centro anziani, la tranquillità di via Schiavonesca vecchia e il riutilizzo di una vecchia sede della bocciofila comunale. Sul tetto è presente un impianto fotovoltaico che rende la struttura energeticamente efficace. Gli ambulatori sono attrezzabili per la telemedicina. Il costo dell’operazione ammonta a 805 mila euro, con vari contributi.

Maurizio Cavallin, sindaco di Giavera del Montello, ha detto che il nuovo presidio sanitario “è una ricchezza che forniamo a tutti i cittadini che possono usufruirne. È una struttura che ha un certo significato per la vita sociale e di tutti i cittadini. Il Veneto è primo a livello nazionale per la sanità ed è una bella soddisfazione che oggi ci induce a dire: anche noi abbiamo fatto qualcosa per la nostra sanità.

Le motivazioni per cui abbiamo deciso, ancora 5 anni fa, di porre in atto una struttura che sostituisce il distretto attuale, l’ex scuola professionale, sono che la vecchia struttura aveva i suoi anni e si trovava al secondo piano, perciò abbiamo pensato di metterla in una posizione tale da essere facilmente accessibile.

Oltre a ciò, la motivazione principale che ci ha spronato è stato il nostro sistema scolastico: vogliamo creare un polo scolastico primario e secondario, per cui dovevamo liberare la struttura dal magazzino comunale (costruito nuovo) e dalle altre strutture presenti e per fare posto alla scuola. Ringrazio i sindaci di Nervesa e Volpago, e l’ex amministrazione Vettori. Pochi ci credevano, oggi la nostra soddisfazione è avere una struttura che è un gioiello”.

“Riorganizzazione e riutilizzo sono operazioni necessarie per consegnare alla cittadinanza un distretto sociosanitario moderno, sicuro e obiettivamente bello” ha commentato l’assessore di Giavera all’urbanistica e ai lavori pubblici Michele Calliman.

“Anche dal punto di vista burocratico non è stato semplice, ma all’interno la struttura potrà essere completata con nuovi ambiti specialistici, è moderna e capace di rispondere meglio alle esigenze di questo distretto” ha affermato il sindaco di Volpago del Montello Paolo Guizzo.

Benazzi ha osservato che “questa è una struttura nella logica della sanità territoriale. Sempre più dobbiamo spostare la necessità di prevenzione a livello locale. Abbiamo l’obbligo morale di abbattere le liste d’attesa. Diamo le risposte ma siamo in ritardo, questa struttura con un centro prelievi e quattro ambulatori è l’ideale per rispondere a questa esigenza”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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