Venerdì nella scuola secondaria di primo grado “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, a Falzé di Trevignano, è stato inaugurato l’albero dedicato al magistrato ucciso dalla mafia il 23 maggio del 1992.
Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dalla scuola e dall’amministrazione comunale di Trevignano per promuovere la legalità tra i ragazzi.
“L’albero sarà un segno tangibile della lotta contro la mafia – commenta l’amministrazione comunale -, un monumento vivente per sensibilizzare gli scolari al valore della legalità: se ne prenderanno cura finché le radici non avranno attecchito e lo faranno prosperare”.
Il progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della transizione ecologica, è portato avanti dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità proprio con la distribuzione dell’Albero di Falcone.
“Un albero per il futuro” prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 500 mila piantine nel triennio 2020-2022: a tutt’oggi sono quasi 900 gli istituti scolastici che hanno aderito a questo percorso verso la consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e la conservazione ambientale con il supporto dei Carabinieri della Biodiversità.
L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è arricchita di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone.
Alcune gemme dell’albero che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia sono state prelevate grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR).
Il Centro, all’avanguardia in Europa nello studio e conservazione di specie forestali autoctone, è riuscito a riprodurre l’albero per generare piccole piante da donare alle scuole che ne faranno richiesta.
Questi alberi contribuiranno a formare il “Grande bosco diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti gli studenti e che sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2.
(Foto: Comune di Trevignano).
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