La “spesa sospesa” per chiunque ne avesse bisogno: successo per l’iniziativa solidale della macelleria Torresan di Falzè

Siamo abituati a pensare alle festività natalizie come un momento di spensieratezza, di grandi banchetti, di regali e di cinture che necessitano urgentemente di un nuovo foro per stare allacciate. Un periodo di strenne accumulate in macchina o tra gli scaffali, di panettoni aperti e mai consumati.

Secondo i dati della “Waste Watcher”, a Natale, gli italiani sprecano almeno il 5% dei cibi acquistati, con circa 500 mila tonnellate di cibo buttate nella spazzatura. Poi c’è chi, per comprare il necessario per una cena o un pranzo di Natale o Capodanno, deve risparmiare, rinunciando magari alla qualità delle pietanze più costose.

La macelleria Torresan, quest’anno, ha pensato a un gesto solidale che riprende la tradizione napoletana del “caffè sospeso” e che aveva l’obiettivo di dare un messaggio di speranza e solidarietà che il Natale dovrebbe avere come mantra.

La modalità per donare era semplice: all’importo della propria spesa si aggiungeva direttamente in cassa una somma da destinare alle persone in stato di necessità. Qualsiasi importo era ben accetto: gli scontrini, regolarmente battuti dalla macelleria, sono stati raccolti e poi consegnati dal 20 dicembre in poi a chi veniva a richiederli, con un forfait di 25 euro cadauno fino a esaurimento dei fondi. I clienti della macelleria di Falzè di Trevignano hanno reagito con grande entusiasmo all’iniziativa, che il prossimo anno potrebbe ripetersi anche nelle altre sedi a Montebelluna, Crocetta del Montello e Ponzano Veneto.

“È andata molto bene e per qualche giorno è ancora in corso – racconta Michela, la figlia del titolare, che ha raccolto l’idea da una persona del paese -. Abbiamo mantenuto una comunicazione ristretta per quest’anno, ma diversi clienti hanno dato degli aiuti davvero significativi e c’è anche chi è venuto a riscattare la propria spesa “sospesa”. È stato bello vedere queste persone che chiedevano, sorridendo, come potevano essere utili al prossimo. Certo, purtroppo c’è stato anche chi ne ha approfittato. Così come c’è stato chi invece, forse per vergogna, non ha avuto il coraggio di chiederci se fossero rimasti dei fondi per fare la spesa. Quello che mi ha sorpreso è che da un’idea così semplice è nata veramente una bella cosa, che è stata capace di far sorridere noi, chi ha ricevuto e anche chi ha donato”.

(Foto: Macelleria Torresan Falzè).
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