Treviso è un modello per quanto riguarda l’accessibilità, sia per l’abbattimento delle barriere architettoniche sia perché con diverse importanti iniziative sta lavorando a livello culturale. È quanto emerso questa mattina durante il punto stampa del convegno nazionale “Autismo il valore di ogni persona”, organizzato al Museo di Santa Caterina alla presenza della ministra Alessandra Locatelli, dell’assessora regionale Manuela Lanzarin, del sindaco di Treviso Mario Conte e dell’assessora comunale Gloria Tessarolo.
Un ruolo fondamentale per questo importante traguardo su cui l’amministrazione Conte sta continuando a lavorare lo ha senza dubbio il disability manager del Comune, l’architetto Rodolfo Dalla Mora, che ha organizzato, tra le altre iniziative, anche degli incontri con gli studenti delle scuole del capoluogo della Marca con lo scopo di offrire informazioni e conoscenze utili sul tema della disabilità attraverso l’interazione diretta con ragazzi.
“Ho fatto i complimenti all’amministrazione comunale – ha affermato Locatelli – perché hanno iniziato a lavorare nella direzione dei Progetti di Vita. Penso che Treviso sia un ottimo modello che voglio portare all’attenzione di tutti per quanto riguarda l’accessibilità”.


Tra i risultati più importanti e significativi ottenuto dall’architetto Dalla Mora c’è sicuramente l’aver raddoppiato il numero dei parcheggi riservati alle persone con disabilità, che in città sono 2,26 ogni cinquanta posti auto. “Per quanto riguarda il mondo delle scuole – aggiunge Dalla Mora – abbiamo fatto provare ai bambini cosa significhi essere delle persone con disabilità creando in maniera artificiale delle condizioni di disabilità, facendoli diventare sordi, ciechi e facendo loro usare la carrozzina”.
“Le persone con diagnosi di disturbo dello spettro autistico necessitano di una presa in carico efficace e adattata ai loro bisogni e ai loro familiari nelle diverse fasi di vita – sottolinea invece l’assessora regionale Manuela Lanzarin – nell’età infantile è importante un riconoscimento precoce del disturbo, successivamente è fondamentale la presa in carico dell’individuo con la definizione di piani specifici volti all’inclusione scolastica e all’integrazione con insegnati appositamente formati; in età adulta si deve invece contribuire a garantire l’autonomia personale e a favorire l’inserimento lavorativo, con la valorizzazione delle abilità. È necessario avere una visione a 360 gradi, che metta al centro la persona e i suoi familiari, che vanno seguiti e accompagnati. La Regione del Veneto ha messo in campo tutte le risorse a disposizione, con cifre importanti e un’articolazione molto ricca e diversificata di progettualità, con il coinvolgimento del Terzo settore, delle associazioni, degli enti gestori. Sono stati erogati dal 2021 oltre 22 milioni di euro per sostenere progetti specifici a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico. Ulteriori risorse sono state stanziate a supporto di domiciliarità (4.812 utenti), semiresidenzialità (6451 utenti) e residenzialità (2389 utenti)”.


L’attenzione verso le persone con disabilità si dimostra anche dalle piccole azioni quotidiane che tutti dobbiamo cercare di avere come evitare di lasciare l’auto – anche solo per cinque minuti – nelle vicinanze di un marciapiede, o lasciare il bidone delle immondizie in luoghi che possono intralciare il passaggio delle carrozzine.
“Sul tema della disabilità non è mai abbastanza quello che facciamo – afferma Conte – ma sono tanti i progetti che stiamo mettendo in campo per creare dei percorsi di vita che facciano sentire le persone con disabilità accompagnate dalle istituzioni. La barriera architettonica più importante che dobbiamo abbattere è quella dell’indifferenza”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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