Una notte movimentata quella appena trascorsa alle porte di Monastier, dove i ladri sono entrati in azione in abitazioni e aziende.
Il primo episodio è avvenuto poco dopo le 22 in via Bosco. Qui una donna di 90 anni si è trovata faccia a faccia con tre malviventi che avevano scardinato la porta d’ingresso per introdursi in casa. La donna, che al momento dell’irruzione stava leggendo al piano superiore, insospettita dai rumori è scesa, senza accendere la luce e con addosso solo un paio di pantofole.
Ne è nato un confronto diretto, fatto di urla e spintoni. Una reazione d’istinto, energica e coraggiosa, che ha costretto i ladri a darsi alla fuga. Dal bottino hanno portato via soltanto qualche decina di euro, denaro che la 90enne teneva da parte per delle analisi mediche. Immediata la chiamata ai carabinieri, raggiunta poco dopo dal figlio. L’apprensione è stata tanta, ma con la consapevolezza che la madre, pur scossa, stesse bene. All’indomani, la donna ha raccontato di non aver avuto paura, pur ammettendo di aver vissuto una “notte corta”, tra nervi tesi e stanchezza.
Sempre a Monastier, ma in via Pozzetto, un’altra banda è entrata in azione nella notte tra le 2 e le 4, questa volta in una azienda con abitazione annessa. I ladri, a quanto pare veri professionisti, hanno forzato la porta principale della cantina per poi introdursi negli uffici e infine nella casa, fino alla camera da letto dove i coniugi stavano dormendo.
Al risveglio, verso le 5.30, i proprietari hanno trovato tutto a soqquadro: mancavano oro e gioielli, per un valore stimato attorno ai 600 euro, oltre alla centralina delle telecamere di sorveglianza, portata via per cancellare le tracce. Una scoperta che ha lasciato tanta rabbia ma anche la consapevolezza che, forse, sia stato meglio non essersi svegliati durante il colpo.
Sul doppio episodio indagano i carabinieri, chiamati ora a chiarire se tra i due fatti vi possa essere un collegamento.
(Autore: Simone Masetto)
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