120 agriturismi in assemblea per crescere ancora. De Miranda: “Il riconoscimento Unesco ci impone di offrire la massima qualità”

Un successo di partecipazione all’assemblea provinciale dell’Associazione Terranostra, gli agriturismi di Coldiretti Treviso, dove si è fatto il punto sulla nuova legge regionale per l’attività di agriturismo che ha visto la luce il 12 settembre.

Alla presenza del presidente nazionale Diego Scaramuzza, del presidente e direttore di Coldiretti Treviso, Giorgio Polegato e Giuseppe Satalino, sono state illustrate ai 120 agriturismi presenti le modifiche apportate alla normativa con uno sforzo di ben quattro anni di lavoro con la Regione Veneto. Finalmente è stato aggiornato uno strumento strategico per lo sviluppo di una offerta turistica in ambito rurale al passo con i tempi.

“Il turismo enogastronomico è indubbiamente sempre più al centro dell’offerta turistica e le aziende agricole multifunzionali che professionalmente svolgono anche l’attività di accoglienza nelle proprie strutture con la ristorazione, l’agricampeggio e l’ospitalità in camere svolgono un ruolo di protagonismo e un grande valore aggiunto al nostro territorio conosciuto per il prosecco e le eccellenze gastronomiche”. Queste le parole del presidente provinciale di Terranostra Treviso, Loris De Miranda che ha evidenziato come il recente riconoscimento Unesco delle Colline del Prosecco chiede agli operatori agrituristici di elevare la qualità dell’offerta per contribuire a soddisfare il livello di attesa che il turista ripone nella scoperta di questo territorio.

Il presidente nazionale Diego Scaramuzza ha illustrato le principali novità della norma che sono anche frutto di un percorso di sperimentazione e capacità di ricerca ed innovazione dei nostri agriturismi in particolare legato al periodo Covid.

La revisione del numero dei posti letto, la rimodulazione della percentuale di prodotto proprio aziendale con la possibilità di rafforzare ulteriormente la rete di approvvigionamento dei prodotti tramite le altre aziende agricole produttrici del territorio, la consegna a domicilio dei pranzi e l’acquisto diretto con asporto in agriturismo sono elementi che qualificano la possibilità di scegliere la vacanza in campagna a contatto con gli animali dell’azienda agricola e con il territorio.

“Questa norma – ha evidenziato il presidente di Coldiretti Giorgio Polegato – è strategica in quanto diventa la norma quadro, la cornice entro cui si muovono anche le normative per il turismo rurale, l’enoturismo e le attività di fattoria didattica, strumenti determinanti per lo sviluppo dell’azienda agricola multifunzionale”.

Gli agriturismi come dimostrano i numeri sono in continuo aumento in particolare per la parte ospitalità in camere ed attività di turismo rurale ed enogastronomico. La pandemia Covid è stato un periodo di crisi che ha messo sicuramente a dura prova gli operatori del settore ma gli agriturismi hanno dimostrato il loro valore in tale periodo riorganizzando l’offerta tramite gli spazi all’aperto, le aree verdi disponibili, il cibo sano a kmzero, acquisendo nuove competenze e riorganizzando il proprio lavoro.

Ora in questa fase di ripresa e con uno strumento legislativo moderno ed adeguato ai tempi ed alle esigenze imprenditoriali possono concorrere con le altre categorie a pieno titolo a qualificare il territorio e l’offerta turistica.

In Provincia di Treviso nel 2015 gli agriturismi hanno visto 58.961 arrivi e 150.600 presenze. Nle 2016 aumentano arrivando a 63.181 arrivi e 165.623 presenze. Un leggero sviluppo anche nel 2017 con 66.020 arrivi e 167.009 presenze e nel 2018 con 67.536 arrivi e 173.607 presenze. Nel 2019 gli agriturismi hanno riscontrato un ulteriore incremento con 69.257 arrivi e 175.310 presenze.

(Foto: Coldiretti Treviso).
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