4 marzo 1943-2022, Lucio Dalla e i suoi anni da studente al Collegio Pio X tra corse sulle mura e al pattinodromo. Treviso gli ispirò la canzone “Zingaro”

Lucio Dalla oggi avrebbe 79 anni. Di uno dei più grandi geni della canzone d’autore italiana si celebra più la data della nascita, 4 marzo 1943, che quella della scomparsa avvenuta esattamente dieci anni fa, il 1° marzo 2012. Perché un artista è sempre vivo e presente nella memoria collettiva, grazie alle sue creazioni. E anche perché quel “4 marzo 1943” è sicuramente una delle canzoni più amate del cantautore bolognese, presentata al Festival di Sanremo del 1971, dove si classificò al terzo posto.

Il brano era stato scritto da Lucio Dalla insieme a Paola Pallottino e doveva inzialmente chiamarsi “Gesubambino”, ma la censura costrinse i due autori a mutare titolo. E fu scelto “4 marzo 1943”. Inizialmente non sarebbe stata concepita come una scrittura autobiografica riferita alla nascita del cantautore, come ebbe a spiegare in seguito la stessa Pallottino, bensì un ideale omaggio (o risarcimento) ad un bambino che, come Lucio, aveva vissuto l’assenza del padre, visto che rimase orfano all’età di 7 anni.

Ma nel corso della stesura del testo prese forma un canzone sull’assenza della madre. In questo caso raccontava di una giovanissima ragazza madre, che ha un figlio da un soldato alleato. Il brano fu cantato da Lucio Dalla nel dicembre 1970 al teatro Duse di Bologna e poi proposta a Sanremo dallo stesso cantautore e dall’Equipe 84.

Questa data celeberrima, quindi, gli è “rimasta addosso” anche dopo la sua prematura scomparsa. Per molti fans rappresenta un giorno di festa e non di lutto. Un’altra canzone, “Zingaro”, molto meno iconica di “4 marzo 1943” ma non per questo meno suggestiva, è legata alla memoria degli anni che l’adolescente Lucio trascorse a Treviso, studente del collegio vescovile “Pio X”.  Lo stesso artista lo raccontò quando tornò in città il 20 marzo 2005 per ritirare il Premio La Fonte, che viene conferito agli ex allievi della storica istituzione scolastica di Borgo Cavour che si sono fatti strada nella vita.

«Quante notti da ragazzo/m’addormentavo sopra il tetto/e sognavo di andare/m’arrampicavo a torso nudo/sui cornicioni del collegio/per sentire il vento…» è l’incipit di “Zingaro”, la canzone (eseguita anche poi con Joseph Fargier dei Gipsy King) che Dalla svelò di avere scritto ripensando proprio agli anni passati nel collegio trevigiano, riandando con la memoria ai pomeriggi festivi in cui lui, da allievo interno delle scuole medie dal 1954 al 1957, restava a Treviso perché non poteva tornare dalla mamma a Bologna, impegnata come sarta-costumista teatrale al seguito delle compagnie di giro.

Il giovanissimo Dalla, come raccontò alla platea del Premio La Fonte, se ne restava in collegio ma ogni tanto infilava il portone per andare a correre sulle mura, adiacenti al “Pio X”, e per pattinare sulla pista del Pattinodromo, poche centinaia di metri più in là, oggi scomparsa per far posto al grande park del Put. Il giorno del premio ribadì che era libero e felice e che non si sentiva “recluso” nel suo collegio, dove si diplomò grazie anche alla “tutela” di don Giovanni Bernardi, il vice rettore con cui Lucio rimase sempre in contatto. Il cantante volle andarlo a visitare quel 20 marzo 2005, nella Casa del Clero dove il sacerdote si era ritirato.

Il Premio La Fonte era stato istituito nel 1995, in occasione del 75° anniversario di fondazione del Collegio Vescovile Pio X. Ogni anno è stato assegnato ad un allievo che ha fatto particolarmente tesoro dell’insegnamento ricevuto. La prima edizione andò ad Alessandro Benetton, mentre la decima fu appunto voluta come omaggio all’arte di Lucio Dalla, che ritirò il riconoscimento (una targa rappresentante la fontana del cortile interno del Collegio) dalle mani dell’allora rettore don Giacomo Lorenzon, poi divenuto parroco ad Asolo.

Ben prima di ricevere il premio della sua ex scuola, il cantautore tornò a Treviso, anche solo per andare ad onorare la cucina di Nerina, mitica cuoca dell’Oca Bianca. L’ultimo passaggio nella Marca risale al 26 marzo 2011, quando Dalla si esibì insieme all’amico Francesco De Gregori alla Zoppas Arena di Conegliano, per riproporre la fortunata tournée “Banana Republic” che, nell’estate del 1979, portò due dei più importanti e rappresentativi cantautori italiani negli stadi di tutta Italia.

(Foto: Wikipedia).
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